Home | Viso e corpo | L’ortica funziona nella la prostatite? Gli altri rimedi utili

L’ortica funziona nella la prostatite? Gli altri rimedi utili

La prostatite e l’ortica

La prostatite e l’ortica

La prostatite è un’infiammazione della ghiandola prostatica.

Per diversi secoli gli uomini con problemi al tratto urinario hanno fatto ricorso all’ortica.

L’ortica è un’erba con una lunga storia medicinale: viene utilizzata a scopi terapeutici soprattutto in Europa.

Viene utilizzata non solo allo scopo di curare i dolori pelvici, quei dolori cioè che interessano la parte della pancia al di sotto dell’ombelico, quindi anche quelli legati alla prostata, ma anche per dar sollievo al bruciore all’atto della minzione e per altre patologie urinarie.

Infatti l’ortica – oltre alla sua azione antinfiammatoria – ha diverse altre proprietà benefiche, la più importante delle quali è data dal suo effetto diuretico, utile per trattare in particolare alcune patologie come la prostatite o l’iperplasia benigna prostatica che é una patologia caratterizzata dall’ingrossamento della ghiandola prostatica.

I trattamenti a base di ortica possono essere utilizzati anche da soli.

Ma si rivelano più efficaci se vengono combinati con alcuni integratori naturali.

L’ortica, funziona nel trattamento della prostatite?

L’ortica, funziona nel trattamento della prostatite?

Per prima cosa, diciamo subito che attualmente è prevalente quell’orientamento che classifica le prostatiti in quattro diverse categorie:

  • prostatite batterica acuta (categoria I),
  • prostatite batterica cronica (categoria II),
  • prostatite cronica non batterica (categoria III),
  • prostatite asintomatica (categoria IV).

Diversi studi clinici hanno dimostrato che l’utilizzo dell’ortica é efficace sia per le prostatiti batteriche che per quelle croniche, ed è in grado di migliorare le condizioni dei soggetti che ne sono colpiti.

Su questi argomenti, ora prenderemo in considerazione alcuni studi relativamente a questi due tipi di prostatiti che hanno comportato l’utilizzo dell’ortica.


Studio #1

Uno studio, condotto su degli uomini con una prostatite cronica batterica, si era focalizzato nel determinare gli effetti,

  • della curcumina,
  • della quercetina (un flavonoide presente in molti frutti e verdure),
  • dell’ortica (che é ricca anche di quercitina),

in rapporto a quello della serenoa serepens (una piccola palma originaria dell’America sud orientale). 

Sul totale di 143 uomini, erano stati formati due gruppi. Di questi,

  • 106 avevano ricevuto una somministrazione di un antibiotico combinato con le erbe;
  • i restanti 37 avevano assunto solo l’antibiotico.

Dopo un mese di trattamento,

  • l’89% di quelli che aveva ricevuto il mix di erbe e di antibiotico non presentava più i sintomi di prostatite,
  • mentre solo il 27% degli uomini del secondo gruppo risultava guarito.

Dopo sei mesi, nessuno del gruppo A presentava i sintomi di prostatite, contro due del gruppo B.

Studio #2

Un altro studio condotto su 620 pazienti, aveva riscontrato,

  • che l’81% di coloro che avevano assunto l’ortica avevano visto migliorare i sintomi legati al loro tratto urinario,
  • contro solo il 16% di chi invece era stato trattato con un placebo.

Occorre poi anche tener conto di alcuni studi riguardanti l’utilizzo dell’ortica per combattere i sintomi dell’iperplasia benigna prostatica (IPB)una patologia caratterizzata -come detto- dall’ingrossamento della ghiandola prostatica.

Alcuni di questi studi di laboratorio hanno dimostrato che l’azione dell’ortica è comparabile a quella del Proscar (finasteride), un farmaco frequentemente utilizzato per il trattamento della IPB.

I medici ipotizzano che l’ortica contenga alcune sostanze chimiche che sono in grado di agire sui testosteroni (i principali ormoni maschili) e sugli estrogeni (i principali ormoni sessuali femminili).

C’è anche una corrente di pensiero secondo cui l’ortica agirebbe in qualche modo direttamente sulle cellule prostatiche.

Riportiamo di seguito uno studio relativamente a questo tipo di utilizzo.


Studio #3

Nel corso di una ricerca a livello europeo, a 134 pazienti erano state somministrate delle capsule contenenti degli estratti di ortica, ed un integratore a base di pygeum utile per alleviare diversi problemi alla prostata, tra cui i sintomi della prostatite.

Erano decisamente diminuiti dopo 28 giorni i sintomi,

  • del flusso,
  • del residuo di urina,
  • e della frequenza delle minzioni notturne.

Al riguardo va detto che sia l’ortica, sia il pygeum (chiamato anche prugno africano) contengono notevoli quantità di beta-sitosterolo ritenuto efficace nel trattamento dei problemi legati alla prostata.

Le dosi e gli eventuali effetti collaterali dell’ortica

Le dosi e gli eventuali effetti collaterali dell’ortica

ortica

Occorre premettere che i dosaggi che solitamente vengono utilizzati nelle varie ricerche cliniche, sono sempre differenti.

Comunque, gli adulti possono assumere,

  • dai 240 ai 500 mg di radice di ortica (o da 2 a 4 gr di foglie essiccate) per tre volte al giorno, ogni giorno;
  • è consigliabile assumere, sia le radici che le foglie di ortica essicate assieme al cibo,
  • e di abbinarle a degli integratori allo scopo, come abbiamo visto, di ottenere dei risultati ottimali.

L’ortica non ha effetti particolari indesiderati.

In ogni caso, si potrebbe trattare di cose lievi, come un fastidio allo stomaco ed una ritenzione idrica.

Sono rari -ma possibili- il vomito e la diarrea.

Gli uomini che sospettano di avere dei problemi alla prostata, dovrebbero consultare prima un dottore e decidere assieme a lui, se e come fare un trattamento a base di ortica.

Ad ogni modo occorre evitare il fai da te.

Anche perché occorre tenere in considerazione la presenza di eventuali patologie come dei problemi ai reni o alla vescica, il diabete e la pressione bassa.

Le persone anziane in particolare, devono utilizzare l’ortica con molta attenzione.

Infine, chi fa uso di farmaci antinfiammatori non steroidei, deve prima consultare un medico, perché l’ortica potrebbe potenziare l’effetto antinfiammatorio.

Altri rimedi naturali per trattare la prostatite

Altri rimedi naturali per trattare la prostatite

Oltre all’ortica, ecco alcuni altri rimedi naturali utili a combattere la prostatite:

La serenoa repens: una piccola palma originaria dell’America sud orientale.

  • E’ uno dei rimedi naturali più diffusi nei trattamenti dei problemi della prostata.
  • Puo’ essere assunta sia sotto forma di estratto liquido che sotto forma di integratori a base di estratto titolato di Serenoa repens.

L’argento colloidale: una preparazione di particelle di argento in una soluzione pura.

  • L’argento assunto in forma di colloidi funge da antibiotico naturale ed è quindi efficacie nel trattamento delle prostatiti di origine batterica.

Il licopene: una sostanza naturale presente in alcuni alimenti vegetali.

  • Una recente revisione di 66 studi scientifici condotti nell’arco di un periodo di oltre 20 anni, realizzata presso la University of Illinois at Urbana-Champaign, ha constatato che una quantità di licopene circolante nel sangue era associato un rischio di tumore alla prostata inferiore del 17%.

Il polline d’api: il polline dei fiori che viene prelevato e trasformato in cibo dalle api.

  • Il polline d’api oltre a contienere 21 aminoaicidi dei 23 presenti in natura, ha tutte le vitamine (eccetto la B4 e la F).
  • E’ efficace nel combattere la prostatite e l’ipertrofia prostatica.

Il succo di aloe arborescens :una delle numerose specie di aloe.

Il consumo di succo di aloe arborescens (non si tratta dell’aloe vera),

  • aiuta a ridurre l’infiammazione di prostata e vescica,
  • è in grado di ridurre le dimensioni della prostata e contrasta efficacemente le infezioni batteriche.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto