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La demenza a corpi di Lewy

La demenza a corpi di Lewy (DLB)

La demenza a corpi di Lewy (DLB)

Sebbene siano molte le persone che hanno una certa familiarità con problemi collegati all’Alzheimer, se ne sa molto meno dei problemi che comporta la demenza a corpi di Lewy (o DLB – Dementia with Lewy Bodies).

Anche se non se ne parla molto, dopo la malattia di Alzheimer la DLB è la seconda forma più frequente di demenza degenerativa progressiva. Se l’Alzheimer rappresenta il 54% di tutte le demenze, il 10-15% circa dei malati dei demenza sono affetti da questa forma di malattia, talvolta associata all’Alzheimer stessa. [5, 6]

Oggi la demenza a corpi di Lewy viene ampiamente sotto-diagnosticata perché si tratta di una malattia ancora relativamente poco nota, e perché presenta gli stessi sintomi dell’Alzheimer e del Parkinson.

I medici che non hanno esperienza circa a questa demenza spesso la diagnosticano erroneamente o come l’una (Alzheimer) o come l’altra (Parkinson) di queste due. E’ un vero peccato,

  • sia perché una diagnosi precoce potrebbe innescare un tempestivo trattamento per migliorare la qualità della vita della persona colpita,
  • sia perché alcune persone con la demenza del corpo di Lewy reagiscono negativamente a certi farmaci per trattare l’Alzheimer o il Parkinson. [1]
Cosa sono i corpi di Lewy

Cosa sono i corpi di Lewy

Nei primi anni del 1900 un neurologo tedesco-americano di nome Friederich H. Lewy che stava conducendo delle ricerche sul Parkinson, scoprì l’esistenza di anormali depositi proteici che interrompevano il normale funzionamento del cervello di alcune persone.

E la demenza del corpo di Lewy si caratterizza appunto per questi depositi proteici anormali, chiamati corpi di “Lewy”: queste proteine ​​esauriscono nel tronco encefalico (o tronco cerebrale, che è una parte dell’encefalo) il neurotrasmettitore (un neurotrasmettitore trasforma gli impulsi elettrici in segnali chimici) dopamina: alla base della malattia di Parkinson c’è un impoverimento della dopamina.

Le proteine ​​del corpo di Lewy producono la demenza nella corteccia cerebrale, quell’area del cervello che governa il pensiero, il linguaggio e le emozioni.

I corpi di Lewy esauriscono anche il neurotrasmettitore acetilcolina, una sostanza chimica del cervello che è vitale per l’apprendimento e per la nostra memoria.

Sintomi demenza con corpi di Lewy

I sintomi della demenza da corpi di Lewy

Sebbene i sintomi di questa demenza si sviluppino in modo diverso da persona a persona, in genere le manifestazioni sintomatiche della demenza a corpi di Lewy sono un misto tra i sintomi dell’Alzheimer ed i sintomi del morbo di Parkinson.

In alcune persone si hanno prima i sintomi del Parkinson e poi la demenza. In altre persone, la perdita di memoria e la confusione insorgono per prime e sono seguite dai sintomi del Parkinson.

Quelle che complicano e che ritardano la diagnosi della demenza a corpi di Lewy, sono le seguenti variazioni sintomatiche [4]:

  • le difficoltà di movimento che ricalcano i sintomi tipici del morbo di Parkinson;
  • la rigidità;
  • il tremore;
  • un passo strascicato,
  • un’andatura curva della camminata,
  • la faccia della persona che ne è colpita ha un aspetto piatto ed inespressivo;
  • una perdita di memoria;
  • una confusione mentale;
  • problemi di attenzione e di vigilanza;
  • un declino delle capacità decisionali;
  • un equilibrio precario,
  • difficoltà di giudizio di pianificazione e di pensiero;
  • allucinazioni visive ed auditive;
  • depressione;
  • problemi con la percezione tridimensionale e nel quantificare le distanze degli oggetti;
  • disturbi del sonno;
  • problemi di linguaggio;
  • problemi di masticazione e di deglutizione.
La prevenzione

La prevenzione

Poiché molti sintomi del morbo di Alzheimer possono – di fatto – essere  gli stessi di questa demenza, le strategie preventive naturali possono essere applicate in ugual misura ad entrambe le malattie.

Un rischio della demenza del corpo di Lewy particolarmente ben documentato, è quello legato ad una dieta ricca di zuccheri e di carboidrati.

Infatti gli zuccheri ed i cibi ricchi di carboidrati, il pane, la pasta, il riso, i cereali, i pasticcini, le patate, le bevande gassate, favoriscono l’infiammazione nel cervello e danneggiano il tessuto cerebrale.

Ciò è dovuto agli alti livelli di glucosio circolanti nel sangue i quali creano (come risultato di una catena di reazioni chimiche) dei composti distruttivi chiamati prodotti finali della glicazione avanzata (AGE – Advanced Glycation End-product) e di conseguenza attività insulinica nel cervello.

Queste condizioni creano quello che alcuni ricercatori chiamano il “diabete del cervello” poiché si tratta di condizioni che favoriscono la degenerazione, le placche ed i grovigli associati alla demenza.

Relativamente alle persone che hanno perdite di memoria e demenze – tra cui anche quelle con la demenza del corpo di Lewy – il fatto di seguire una dieta chetogenica ha dimostrato promettenti risultati.

Una dieta chetogenica è a basso contenuto di carboidrati, per cui invece dello zucchero utilizza il grasso come fonte energetica il corpo.

Una dieta chetogenica e gli oli di trigliceridi a catena media (MCT – Medium Chain Triglycerides) hanno dimostrato di avere effetti neuroprotettivi promettenti nelle persone con perdita di memoria e demenza. [2]

L’attività fisica regolare è un altro fattore che ha dimostrato di poter prevenire in modo significativo il rischio di demenze. La ricerca moderna ci dice infatti,

  • che hanno dei tassi di deterioramento cognitivo e di demenze significativamente ridotti coloro che camminano regolarmente.
  • e che un’attività fisica regolare migliora il funzionamento generale del nostro cervello. [3]

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