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Melatonina: a cosa serve; quando prenderla per dormire; altre sue proprietà; dosaggi

melatonina
Cos’è la melatonina

Cos’è la melatonina

La melatonina è un ormone presente nel corpo umano, ma è anche il principio attivo di tutta una serie di farmaci ed integratori.

Nel nostro organismo melatonina è prodotta dalla ghiandola pineale nel cervello, ma si trova anche in altre aree, come gli occhi, il midollo osseo e l’intestino [67].

La melatonina e i suoi effetti sul sonno

La melatonina e i suoi effetti sul sonno

La melatonina viene spesso chiamata “ormone del sonno” in quanto agisce sull’ipotalamo, il quale – tra le altre cose – ha anche la funzione di regolare il ciclo sonno-veglia.

Prima di passare a trattare degli effetti benefici della melatonina, allo scopo di meglio comprendere il ruolo della melatonina sul sonno, sono utili alcune ulteriori informazioni circa l’ipotalamo, e circa il ciclo dell’alternanza sonno-veglia, e sul come questo ciclo si leghi all’oscurità ed alla luce.

L’ipotalamo, il ritmo cicardiano, l’orologio biologico

L’ipotalamo è una struttura del nostro sistema nervoso centrale situata nella zona centrale interna ai due emisferi cerebrali che svolge un ruolo importante nella gestione del sistema nervoso autonomo (chiamato anche sistema nervoso vegetativo o viscerale).

E’ noto infatti che i diversi centri (zone circoscritte) del nostro ipotalamo hanno una grande importanza relativamente al controllo delle attività corporee: anche relativamente al ritmo cicardiano dell’alternanza sonno-veglia.

ipotalamo

L’esposizione alla luce stimola un centro (zona) speciale dell’ipotalamo – chiamato nucleo soprachiasmatico – che è il centro che regola i ritmi circadiani e l’orologio biologico.
Questo, proprio come un normale orologio, scandisce nell’arco di circa ventiquattrore in modo preciso tutta una serie di attività che interessano il nostro l’organismo.
Non appena si trova esposto alle prime luci dell’albe, questo centro manda al resto del corpo dei segnali che producono:

  • un innalzamento della temperatura corporea;
  • il rilascio di ormoni stimolanti come il cortisolo;
  • un ritardo del rilascio di altri ormoni, tra i quali la melatonina.

Successivamente, con l’arrivo del buio, il nucleo soprachiasmatico dell’ipotalamo darà il segnale -opposto- di rilascio della melatonina, la quale è associata con l’insorgenza del sonno.

il sonno ed i livelli di melatonina nel sangue nel corso della giornata

Come accennato, quando cala la luce del sole – su input del nucleo soprachiasmatico dell’ipotalamo – si “attiva” ed inizia a produrre la melatonina che viene rilasciata nel sangue.

Di solito, questo accade a partire dalle 8-9 di sera, ore in cui normalmente i livelli di melatonina nel sangue aumentano, ed il sonno diventa più invitante.

Nel corso delle successive 12 ore (circa) di buio, i livelli di melatonina rimangono elevati, per poi ridiscendere attorno alle 8 del mattino.

Livelli di melatonina nel sangue durante le ore della giornata
Livelli di melatonina nel sangue durante le ore della giornata

Oltre che da quella del sole, la produzione di melatonina viene influenzata anche dalla luce proveniente da qualsiasi fonte: oltre alla luce solare, anche l’illuminazione interna, gli schermi di computer telefonini e tablet, impediscono il rilascio di melatonina.

l’integrazione della melatonina nei soggetti con disturbi del sonno

Anche se sono un problema abbastanza comune, i disturbi del sonno possono avere gravi conseguenze sulla salute: possono ridurre le energie, peggiorare la tua produttività, a lungo andare aumentare il rischio di malattie come l’ipertensione e il diabete. [5]

Gli anziani ed i soggetti depressi tendono normalmente ad avere dei bassi livelli di melatonina. In questi e tutti quegli altri casi di persone che soffrono di disturbi del sonno può quindi essere utile integrare (per mezzo di farmaci o di integraori) la melatonina prodotta dal nostro organismo con della melatonina sintetizzata.

Altre proprietà ed altri suoi utilizzi

Le altri benefici effetti, e gli altri utilizzi della melatonina

Gli usi principali della melatonina, dei farmaci e degli integratori a base di melatonina in particolare, sono volti soprattutto a favorire il sonno e la gestione degli effetti del jet lag (temporaneo disturbo del sonno che colpisce chi attraversa in poco tempo diversi fusi orari chiamato anche disritmia, discronia).

Tuttavia l’assunzione di melatonina può fornire anche gli altri benefici per la salute che illustriamo brevemente.

può migliorare la salute degli occhi

Secondo alcuni studi, la melatonina ha delle proprietà antiossidanti che potrebbero aiutare a ridurre il rischio di alcune malattie degli occhi, come la degenerazione maculare senile, una malattia che colpisce la porzione più centrale della retina. [89]

potrebbe ridurre alcuni disturbi legati morbo di Alzheimer

La secrezione di melatonina diminuisce nelle persone affette dall’Alzheimer le quali, di conseguenza, possono essere colpiti, da agitazione e da confusione nel corso delle ore serali (la cosiddetta sindrome del tramonto), da problemi legati al sonno, da compromissione delle funzioni cognitive.

In questi soggetti, l’assunzione di melatonina sembrerebbe avere effetti positivi su questi sintotomi ed altri disturbi del sonno.

Pare inoltre che melatonina possa interferire con l’insorgenza della malattia ma – sul punto – le opinioni sono contrastanti ed è, quindi, necessario aspettare conferme o smentite da parte degli scienziati. [25, 26, 27]

può stimolare la produzione del ormone della crescita

Alcuni studi hanno dimostrato che una integrazione di melatonina può contribuire a stimolare il rilascio dell’ormone della crescita (somatotropina o GH). [18, 19, 20]

può aiutare a ridurre i ronzi alle orecchie

I ronzi alle orecchie (acufeni) si sa, possono rendere difficile l’addormentarsi.

Diversi studi hanno dimostrato che l’assunzione di melatonina può aiutare a ridurre gli acufeni e favorire il sonno. [14, 15, 16, 17]

può aiutare a mitigare i problemi di sonno, legati all’età

L’invecchiamento biologico è spesso associato a dei problemi di sonno ed al sonnellino diurno.

Alcuni studi clinici hanno dimostrato che integratori di melatonina possono aiutare a mitigare i problemi di sonno legati all’età.

Uno studio ha analizzato se i disturbi del sonno legati all’età sono dovuti a da una variazione della concentrazione di 6-sulfatosselelatonina, la principale misura urinaria della melatonina.

E’ emerso che esiste una correlazione tra i disturbi del ritmo dell’escrezione di 6 sulfatoxymelatonin e la scarsa qualità del sonno nei soggetti anziani. L’escrezione di punta nei soggetti anziani era del 49% inferiore a quella nei soggetti giovani.

Tutto ciò suggerisce l’esistenza di una relazione tra carenza di melatonina e una maggiore prevalenza dei disturbi del sonno con l’avanzare dell’età. [28]

può aiutare a ritardare la menopausa

Secondo alcuni, l’uso di melatonina per via orale può ritardare la menopausa, modulando i livelli di ormone follicolo-stimolante (FSH) e gli estrogeni : “in alcune di loro è tornato il ciclo mestruale, regolando la pineale, a cascata gli ormoni tiroidei e luteinizzanti riprendono a funzionare”. [1, 4]

può ridurre gli effetti collaterali della chemioterapia in alcuni tipi di tumori

Diversi studi randomizzati in doppio cieco hanno analizzato dei pazienti con carcinoma polmonare che erano  trattati con la chemioterapia da sola o con la chemioterapia in associazione con melatonina.

Il gruppo a cui era stata somministrata anche la melatonina non solo è vissuto più a lungo, ma ha avuto anche una qualità della vita significativamente migliore rispetto al gruppo che non aveva assunto melatonina.

Infatti la melatonina ha dimostrato di migliorare gli effetti della chemioterapia riducendo gli effetti collaterali.

È comunque importante sottolineare che non tutti i tumori sono uguali, e che la melatonina non è indicata per tutti i tumori.

L’assunzione di melatonina, ad esempio, è controindicata in caso di leucemia. [29, 30, 31]

è efficace nel trattamento di alcuni tipi di depressione

Alcune ricerche cliniche hanno trovato la melatonina efficace nel trattamento della depressione associata con una fibromialgia o con la menopausa, ma (invece) non efficace nel trattamento della depressione maggiore. [24]

La melatonina potrebbe anche aiutare a ridurre i sintomi della depressione stagionale, ma sicuramente sono necessari ulteriori studi per supportare questa tesi. [21, 22, 23]

è efficace nel trattamento della cefalea a grappoli

Secondo un altro studio clinico, la melatonina potrebbe ridurre la frequenza di attacchi di emicrania.

“La melatonina al dosaggio di 5-10 mg/sera si è dimostrata efficace in alcune forme episodiche di grappolo con una regressione delle crisi”, scrive il dott. Vincenzo Tullo, neurologo e responsabile dell’ambulatorio sulle cefalee di Humanitas LAB [32]

potrebbe aiutare a trattare le ulcere dello stomaco

Le proprietà antiossidanti della melatonina possono aiutare a trattare le ulcere dello stomaco ed alleviare il bruciore di stomaco. [10, 11, 12]

A tal proposito, risultati migliori si possono ottenere associando la melatonina all’omeprazolo. [13]

Va tuttavia tenuto in considerazione che tutti gli studi relativi all’utilizzo della melatonina per trattare le ulcere dello stomaco sono piuttosto recenti e sono stati fatti su dei campioni relativamente piccoli.

Questi risultati vanno quindi presi con le dovute cautele.

potrebbe prevenire tumori della mammella e del colon

Secondo un’altra ricerca sulle linee cellulari dei tumori della mammella e del colon, l’azione della melatonina è potenziata da quella della vitamina D3:  se, con le due sostanze prese singolarmente, la morte cellulare si verifica nel 45-50% delle cellule, con entrambe le molecole si arriva al 90% di apoptosi (una forma di morte cellulare programmata). [2, 3]

I vari dosaggi

I dosaggi degli integratori e dei farmaci a base di melatonina

Melatonina - Foto: Murrur, CC BY-SA 3.0,
Melatonina.

Gli integratori di melatonina vengono commercializzati soprattutto sotto forma di compresse, o di gocce da sciogliere in bocca o sotto la lingua.

Fino al 2013, ogni anno nel nostro paese venivano mediamente vendute 3 milioni di confezioni di integratori di melatonina da 3-5 mg.

Attualmente in Italia gli integratori a base di melatonina non possono contenere più di 1mg di principio attivo, e devono contenere alcune avvertenze.

A questo riguardo, trascriviamo testualmente una nota del Ministero della salute: Il Regolamento (UE) 432/2012 ha istituito l’elenco dei claims sulla salute per vitamine, minerali e altre sostanze (ad eccezione di quelli sui “botanicals” che restano tuttora in sospeso).

Nell’elenco suddetto sono riportate per ogni sostanza le “condizioni d’uso” con l’indicazione dell’apporto quantitativo, ed eventuali “restrizioni d’uso” e/o avvertenze supplementari.
Per quanto riguarda la melatonina, il regolamento (UE) 432/2012 consente ai produttori di poter fare al pubblico due tipi di promesse:

  • contribuisce ad alleviare gli effetti del jet lag”, indicando in etichetta al consumatore che l’effetto benefico si ottiene con l’assunzione, poco prima di coricarsi, di un minimo di 0,5 mg della sostanza il primo giorno di viaggio e per alcuni giorni dopo l’arrivo a destinazione;
  • contribuisce alla riduzione del tempo richiesto per prendere sonno”, indicando in etichetta al consumatore che l’effetto benefico si ottiene con l’assunzione, poco prima di coricarsi, di 1 mg della sostanza.

Si è, quindi, in presenza di una netta demarcazione/delimitazione dell’impiego della melatonina per finalità di tipo fisiologico, da quelle di tipo terapeutico.

Lo spartiacque è rappresentato dalla quantità di 1mg. In ogni caso però, il principio attivo sia degli integratori che dei farmaci è esattamente lo stesso.

A scopo terapeutico, si può acquistare in farmacia un farmaco, che contiene 2 mg di melatonina a pillola: il Circadin.

  • Costa circa 19.95  euro a confezione, quindi quasi un’euro a pillola, molto più degli integratori.
  • Per acquistarlo serve la prescrizione medica.

Questione dosaggi a parte, per essere utile la melatonina va assunta nel momento giusto: alla sera prima di coricarsi e non alla mattina appena svegliati.

Precauzioni e possibili suoi effetti collaterali

Precauzioni e possibili suoi effetti collaterali

In generale possiamo dire che stando agli studi effettuati sino ad oggi, che gli integratori di melatonina sono sicuri, non tossici e non creino dipendenza [33]

Gli eventuali possibili effetti collaterali della melatonina sono rappresentati dal mal di testa, dall’alterazione dello stato mentale, dal disorientamento, da una tachicardia, dall’abbassamento (temporaneo) della temperatura.

Dato che la melatonina può alterare i livelli degli estrogeni, i pazienti in cura oncologia dovrebbero sempre consultare il proprio medico prima di assumere la melatonina, anche se a livelli non terapeutici. [34, 35, 36]

Dove la si può acquistare

Dove la si può acquistare

Premesso che, come prima abbiamo evidenziato, il Regolamento (UE) 432/2012 ha stabilito il limite di impiego della melatonina negli integratori alimentari di 1 mg, quando si tratta di assumere degli integratori, il nostro consiglio è di scegliere solo prodotti di qualità e che, piuttosto che acquistare prodotti di dubbia provenienza, è meglio non acquistare nulla.

Infatti, per produrre questi integratori non ci sono delle prescrizioni standardizzate specifiche e, quindi, ben potrebbero essere anche (poco o tanto) contaminati, e potrebbero non essere stati testati quanto a sicurezza, efficacia, od altro.

Alcuni di questi integratori inoltre non contengono solo melatonina, ma anche estratti di piante come la valeriana o il biancospino, ecc. Ovviamente questi integratori hanno un effetto diverso da quello degli integratori di melatonina pura.

Un’ottimo integratore di melatonina -con principio attivo garantito al 99% – è quello prodotto e commercializzato da Anastore. Si tratta di un marchio «serio», e l’integratore viene prodotto nel rispetto delle BPF (in inglese GMP, che sta per good manufacturing practices), ovvero nel rispetto delle «buone pratiche di fabbricazione» in vigore nell’industria farmaceutica europea.

[expand title=”Melatonina –  riferimenti bibliografici”]
[1] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17993994

[2] http://blog.ilgiornale.it/locati/2014/04/13/melatonina-vi-spiego-come-e-stata-approvata-una-grande-truffa/

[3] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21091766

[4] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=experimental+gerontology+%2C+Madonna+delle+grazie

[5] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20669438

[6] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3676828/

[7]  https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24554058

[8] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17266777

[9] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16399908

[10] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12121479

[11] http://www.ingentaconnect.com/content/mksg/jpi/2011/00000050/00000004/art00006

[12] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20443220

[13] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20082715

[14] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9504599

[15] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24945170

[16] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21859051

[17] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21859051

[18] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10594526

[19] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/8370132

[20] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10594526

[21] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16648247

[22] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/3462335

[23] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/3798117

[24] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21158908

[25] https://www.centroalzheimer.org/melatonina-e-malattia-di-alzheimer/

[26] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3001215/

[27] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12019347

[28] https://www.bmj.com/content/309/6948/167

[29] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/7900237/

[30] http://yaletownnaturopathic.com/is-the-antioxidant-melatonin-dangerous-during-chemotherapy-and-radiation/

[31] https://europepmc.org/abstract/med/26198826

[32] https://www.humanitasalute.it/prima-pagina-ed-eventi/69547-cefalea-grappolo-anche-la-melatonina-mal-testa-foto-parere-esperto/

[33] https://link.springer.com/article/10.1007%2Fs40261-015-0368-5

[34] http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2314808X16300197

[35] http://www.lifesciencesite.com/lsj/life130616/06_30694lsj130616_46_51.pdf

[36] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2014953/
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