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Malattia renale cronica: definizione, sintomi, identificazione e cura

L’insufficienza renale

L’insufficienza renale

I reni sono due organi di colore rosso scuro che filtrano, dal sangue, i prodotti di scarto del metabolismo espellendoli poi dal corpo attraverso l’urina.

In particolare i reni -oltre che servire a rimuovere i liquidi in eccesso e i prodotti di scarto -aiutano a controllare la pressione sanguigna -tengono in equilibrio i prodotti chimici del corpo -mantengono forti le ossa -coadiuvano la produzione globuli rossi -contribuiscono alla regolazione dello sviluppo nei bambini.

Quando non sono in grado di svolgere correttamente il proprio compito, si é in presenza di un’insufficienza renale. Questa insufficienza può essere,

  • acuta (IRA) quando si verifica improvvisamente: se curata per tempo può anche guarire.
  • cronica (IRC), quando si ha la perdita progressiva ed irrimediabile della funzione renale.
La malattia renale acuta

La malattia renale acuta

Si parla di insufficienza renale acuta quando i reni smettono improvvisamente di funzionare, spesso a causa di una grossa perdita di sangue, o di un trauma, o di una tossina (un’allergia alimentare, o una sostanza velenosa).

In questi casi per ripulire il sangue e per far riposare i reni, di solito viene fatta una terapia fisica sostitutiva della funzionalità renale: l’emodialisi.

Quando viene eliminata la causa della malattia, i reni potrebbero recuperare la loro funzionalità parzialmente o del tutto.

La malattia renale cronica (MRC)

La malattia renale cronica (MRC)

“Nei suoi stadi più avanzati, la malattia renale cronica si identifica con l’insufficienza renale cronica” (Wikipedia).

La malattia renale cronica (MRC) è appunto una condizione patologica irreversibile che si verifica quando i reni non sono più in grado di filtrare le tossine e di eliminare i prodotti di scarto dal sangue, e quindi di svolgere le loro funzioni a pieno regime.

Il Ministero della salute ha definito la malattia renale cronica (MRC) come “una condizione di alterata funzione renale che persiste per più di 3 mesi”. Viene comunemente classificata in 5 stadi di crescente gravità.

E’una patologia molto diffusa nel mondo, che può verificarsi all’improvviso, o peggiorare nel tempo.

Prima di trattare di questa condizione, ecco alcune informazioni che sono utili per una sua migliore comprensione.

Il calcitriolo e l’ormone paratiroideo o PTH

Il calcitriolo è il metabolita attivo (sostanza che partecipa ai processi metabolici) del calciferolo o vitamina D.

Il calcitriolo consente al corpo di assorbire il calcio dal cibo che noi mangiamo.

L’ormone paratiroideo (paratormone, paratirina, PTH) è una sostanza prodotta da alcune piccole ghiandole presenti nel collo simili ad un fagiolo, dette paratiroidi. Il suo “lavoro” è di far rilasciare il calcio nel sangue prendendolo dalle ossa.

La presenza di una quantità di paratormone circolante eccessiva, può costituire un problema per le persone con malattie renali.

  • Infatti, i reni sani infatti convertono un’ormone chiamato calcitriolo nella sua forma attiva, la vitamina D.
  • Quando i reni non funzionano bene, iniziano a produrre meno calcitriolo, e quindi anche quando si assume calcio col cibo, il corpo non può assorbirlo.
  • Perciò, per assicurare un certo livello di calcio nel sangue, si attiva quindi l’ormone paratiroideo (PTH).
  • Ma tutto questo meccanismo  (rilasciare il calcio nel sangue prendendolo dalle ossa) può portare nel tempo ad indebolire le ossa.

Un’esame del sangue può rivelare se i livelli di PTH sono al di sopra la norma e quindi se può costituire (come dicevamo) un problema per le persone con malattie renali.

In questo caso, il medico può prescrivere una forma di vitamina D attiva da assumere sotto forma di integratore.

I calcoli renali

Un calcolo renale, si forma allorquando le sostanze nelle urine formano dei cristalli.

I calcoli renali possono essere più o meno grossi: quelli più grandi possono danneggiare i reni; quelli piccoli possono essere in grado di entrare nelle urine e uscire quindi dall’organismo.

Poiché i cristalli hanno bordi taglienti, il passaggio anche di piccoli calcoli può essere molto doloroso. Il trattamento dei calcoli dipende dalla loro composizione chimica.

Sintomi della malattia renale cronica

I sintomi della malattia renale cronica

Conoscere i sintomi della malattia renale cronica può aiutare le persone a notarla in tempo ed a poter incominciare subito una terapia.

I sintomi di questa condizione possono essere costituiti da,

  • dei cambiamenti nella minzione, come:
    • avere la necessità di dover urinare in quantità maggiore o minore  del solito,
    • sentire della pressione durante la minzione,
    • avere cambiamenti del colore delle urine,
    • avere una urina schiumosa,
    • il doversi alzare di notte per urinare;
  • dei gonfiori dei piedi, delle caviglie, delle mani o del viso, dato che il fluido che i reni non possono rimuovere, rimane nei tessuti;
  • una stanchezza o debolezza, e ciò perché quando i reni iniziano a non lavorare bene possono causare un’accumulo di rifiuti, oppure una carenza di globuli rossi (anemia);
  • una mancanza di respiro, in quanto questo liquido può accumularsi nei polmoni (infatti l’insufficienza renale a volte viene confusa con l’asma o con l’insufficienza cardiaca);
  • un’alito che sa di ammoniaca, oppure un gusto metallico in bocca, in quanto l’accumulo di rifiuti nel corpo può causare un alito cattivo, dei cambiamenti nel gusto, oppure l’avversione ai cibi proteici come la carne;
  • dolori alla schiena o al fianco: i reni si trovano su entrambi i lati della colonna vertebrale nella parte posteriore;
  • prurito: l’accumulo di rifiuti nel corpo può causare un forte prurito, specialmente delle gambe;
  • una perdita di appetito;
  • nausea e vomito;
  • un’aumento di episodi ipoglicemici, se diabetici.

Se avverti uno o più dei sintomi sopraelencanti, è bene che tu ti rivolga ad un medico.

Identificazione della malattia renale

L’identificazione della malattia renale

La malattia renale può venire scoperta attraverso dei test di laboratorio, oppure attraverso il manifestarsi dei sintomi associati.

Gli elevati livelli ematici di creatinina ed azoto ureico (BUN), oppure alti livelli di proteine ​​nelle urine, suggeriscono la possibile esistenza di malattie renali.

I diabetici dovrebbero sottoporsi a un test annuale delle urine per la microalbumina (piccole quantità di una proteina – l’albumina – presente nelle urine) che non si rileva coi test standard delle proteine ​​delle urine.

Cosa fare in caso di malattia

Cosa fare quando si manifestano i sintomi di una malattia renale

Se si hanno i sintomi di una malattia renale, dopo aver fatto i test di screening di base, si dovrebbe chiedere un appuntamento a un nefrologo, che è lo specialista nei trattamenti della malattia renale.

Il nefrologo eseguirà una valutazione, quindi potrà prescrivere l’assunzione di determinati farmaci o dei cambiamenti dello stile di vita per aiutare a rallentare la progressione della malattia renale.

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