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Maca peruviania: integratori, impieghi, controindicazioni

Introduzione

Introduzione

La maca peruviana  – nota anche come ginseng peruviano, maca andina o ginseng delle Ande – è una pianta erbacea annuale tipica degli altopiani peruviani. Appartiene alla famiglia delle brassicaceae, genere lepidium, specie lepidium meyenii. A discapito del nome  di ginseng, la maca non appartiene alla stessa famiglia del ginseng.

La sua radice viene utilizzata,

  • come cibo,
  • come ricostituente per aumentare le facoltà fisiche e mentali,
  • per il miglioramento dei problemi connessi alla fertilità ed alle prestazioni sessuali.

Nel mondo occidentale la maca viene prevalentemente consumata sotto forma di integratori alimentari.

Nutrienti e qualità della maca

I nutrienti e le qualità della maca peruviana

Fin dai tempi pre-Inca, i nativi del Perù hanno utilizzato la maca sia come alimento, sia come medicinale.

I nutrienti

La maca peruviana é importante nelle diete, in quanto ha i valori nutrizionali più alti rispetto a qualsiasi altro cibo coltivato: è ricca di zuccheri, di proteine, di amidi e di nutrienti essenziali (in particolare iodio e ferro).

La maca peruviana è  molto ricca di nutrienti, in quanto, oltre ai carboidrati (circa il 60%) ed alle proteine (circa il 10%), contiene anche una notevole gamma di micronutrienti.

Gli aminoacidi in essa contenuti ne fanno un buon supplemento alimentare, soprattutto per chi fa delle attività con alto consumo energetico.

Fertilità

Nelle Ande la mica peruviana, viene impiegata da secoli per aumentare la fertilità.

Adattogena

La radice di maca peruviana è anche un forte adattogeno in grado di aumentare in maniera sostanziale la resistenza dell’organismo a stressor di varia natura, sia fisica che psichica. Altre piante che hanno effetti adattogeni paragonabili a quelle della maca sono la rhodiola rosea e la ashwagandha.

Effetti benefici

I suoi numerosi effetti benefici

La mica peruviana ha effetti benefici nel riequilibrio dell’organismo umano.

Non ci sono dubbi che la maca peruviana sia una meravigliosa fonte di nutrienti naturali. Infatti la sinergia di tanti aminoacidi, vitamine e minerali allo stato naturale in essa contenuti, può aumentare la loro assimilazione, il loro assorbimento, ed il loro utilizzo.

Non ci si deve però aspettare di essere in presenza di una “sostanza miracolosa”. Assumere della maca infatti, é un po’ come prendere un composto multi-vitaminico il quale può essere utile, in generale in presenza di problemi legati,

  • all’anemia,
  • alla sindrome da affaticamento cronico, ma anche per aumentare,
  • l’energia,
  • la resistenza fisica,
  • le prestazioni atletiche,
  • la memoria e la fertilità.

La maca peruviana é utile alla donne relativamente,

  • agli squilibri ormonali,
  • ai problemi mestruali,
  • ai sintomi della menopausa.

La mica peruviana viene utilizzata anche in presenza,

  • di ossa deboli (osteoporosi),
  • di depressione,
  • di cancro allo stomaco,
  • di leucemia, HIV/AIDS, tubercolosi, ma anche per,
  • la disfunzione erettile,
  • per suscitare il desiderio sessuale,
  • per rafforzare il sistema immunitario.

Tra gli effetti benefici della maca peruviana vengono enfatizzati i suoi effetti,

  • sul bilanciamento ormonale ed endocrino,
  • sulla funzione tiroidea;
  • sul sistema immunitario: gli effetti sono probabilmente correlati agli aminoacidi in essa presenti.

Tutti questi effetti benefici della maca peruviana derivano dalla sua alta concentrazione di proteine e di nutrienti. Infatti, la radice secca di maca peruviana è composta per circa 10% da proteine, in gran parte derivate dagli aminoacidi.

Nella dieta quotidiana sono necessari gli aminoacidi (che sono i “mattoni” delle proteine), sia per poter far funzionare le cellule nel nostro corpo sia per la produzione di neurotrasmettitori come la dopamina e la norandrenalina

Effetti collaterali

I suoi più comuni effetti collaterali

I più comuni effetti collaterali dovuti alla maca peruviana sono,

  • il mal di testa,
  • la nausea,
  • ma anche tachicardia, acne, bruciore di stomaco, insonnia ed alterazione dei livelli ormonali.

Gli effetti dell’assunzione di maca durante la gravidanza e nel corso dell’allattamento al seno non sono ancora stati sufficientemente studiati, per cui prudenzialmente è bene evitarne l’utilizzo.

Al momento mancano informazioni al riguardo della possibilità di interazioni della maca peruviana con altri alimenti.

La maca negli integratori

La maca peruviana negli integratori alimentari

La maca peruviana (radice) è commestibile. Oggi viene utilizzata sopratutto sotto forma di integratore ricostituente, per aumentare le facoltà cognitive e anche fisiche e sessuali di una persona. Gli integratori a base di maca sono ottimi,

  • per aumentare la libido,
  • riequilibrare l’organismo,
  • potenziare il sistema immunitario,
  • ed anche per aumentare le capacità cognitive.

Numerose ricerche scientifiche indicano che una quantità giornaliera di 1.500 / 3.000 mg suddivisa in tre dosi, è utile ad aumentare il desiderio sessuale negli uomini.

Le controindicazioni alla maca

Le controindicazioni alla sua assunzione

Assunta come alimento, la maca peruviana non ha effetti collaterali per la maggior parte delle persone. E’ anche abbastanza sicura quando viene assunta a scopi medicinali (fino a 3 grammi al giorno) per un periodo fino a quattro mesi. E’ ben tollerata dalla maggior parte delle persone .

In alcune condizioni di salute, come nel caso di cancro al seno, di cancro uterino, cancro ovarico, endometriosi o fibriomi uterini, gli estratti di maca peruviana potrebbero agire come degli estrogeni.

Pertanto non utilizzate questi estratti se siete in una condizione fisica particolare che potrebbe essere aggravata dall’esposizione agli estrogeni.

Coltivazione ed i suoi impieghi nel tempo

La coltivazione della maca peruviana ed i suoi impieghi nel tempo

La maca, conosciuta anche come il ginseng delle Ande o il ginseng peruviano, è la radice di Lepidium meyenii, una pianta annuale molto resistente, che cresce sugli altopiani delle Ande a 4.000 metri circa. Veniva già utilizzata al tempo degli INCA: sono state trovate tracce di sue coltivazioni in siti archeologici risalenti al 1600 a.C.

La specie L. meyenii è stata descritta per la prima volta da Gerhard Walpers nel 1843,  ma è possibile che quella odierna non sia la stessa L. meyenii  di allora, ma che appartenga ad una nuova specie, la L. peruvianum Chacón. Anche se la maggior parte della maca oggi in commercio, viene identificata ancora con il nome di L. meyenii, alcuni botanici la identificano come L. peruvianum.

Tra tutte le specie coltivate, ha una delle più alte tolleranze al gelo. A differenza di altre piante tuberose, la sua riproduzione è avviene per semi. La parte della piante che viene utilizzata, è la sua radice tuberosa dalla forma di un grosso ravanello (può arrivare fino a 8 cm di diametro), solitamente di colore bianco sporco, tendente al giallo.

Prima di poter raccogliere le sue radici, occorrono sei/sette mesi di coltivazione. Una volta seccate, le sue radici possono essere conservate per sette anni.

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