L’enuresi notturna nei bambini

Chiamata anche minzione notturna involontaria, l’enuresi notturna si verifica durante il sonno ed interessa soprattutto i bambini e gli adolescenti.

L’enuresi

Enuresi è un ripetuto rilascio involontario di urina. Si verifica in un’età in cui una persona (il bambino) dovrebbe essere già in grado di controllare la propria vescica.

L’enuresi notturna è la pipì che si fa durante il sonno.

L’enuresi diurna è quella minzione involontaria che si verifica nel corso della giornata.

La maggior parte di noi pensa che il fatto bagnare il letto capiti prevalentemente, se non esclusivamente, solo ai bambini più piccoli. In realtà si tratta problema che interessa circa l’1-2% delle persone giovani, il che vuol dire i bambini e gli adolescenti.

I tipi di enuresi nei bambini

Ci sono due tipi di enuresi che possono riguardare i bambini: l’enuresi notturna primaria e l’enuresi secondaria:

  • l’enuresi notturna primaria, è il tipo più comune di enuresi e si ha nei casi in cui il bambino non ha mai acquisito il controllo notturno della minzione;
  • l’enuresi secondaria è quella condizione che si sviluppa dopo che un bambino ha già imparato a controllare la sua vescica: in altre parole quando, dopo aver acquistato (per almeno 6 mesi) il controllo della sua vescica, ri-incomincia a bagnare il letto.

La nostra vescica urinaria è un organo muscolare deputato alla raccolta dell’urina che viene prodotta dai nostri reni e dove vi giunge attraverso gli ureteri.

La vescica si espande quando entra la pipì, e si contrae per spingerla fuori. In una persona che ha un “normale” controllo della sua vescica, questa operazione avviene in questo modo:

  1. quando la su vescica è piena, i nervi viscerali inviano un messaggio al suo cervello;
  2. il cervello invia a sua volta un messaggio alla vescica per impedirle – finché la stessa persona non è pronta per andare in bagno – di svuotarsi automaticamente.

Nelle persone che soffrono di enuresi notturna – quindi anche nei bambini e negli adolescenti – questo processo non funziona come dovrebbe, e di conseguenza queste persone di notte fanno involontariamente la pipì.

Le possibili cause dell’enuresi notturna

L’enuresi notturna può dipendere da diverse cause. Può dipendere da:

  1. Problemi ormonali. Quando noi dormiamo si riduce l’attività del nucleo suprachiasmatico (quello che contribuisce alla regolazione de nostro orologio biologico) e questo fatto comporta un rilascio dell’ormone vasopressina (ADH), maggiore rispetto a quella che si ha durante il giorno.
    • Tuttavia alcuni bambini hanno già una ridotta produzione di vasopressina, e come conseguenza hanno problemi nella ritenzione di liquidi durante la notte.
  2. Problemi alla vescica. Un eccesso di spasmi muscolari può impedire alla vescica di trattenere la pipì.In alcuni bambini che fanno la pipì a letto (enuresi notturna). Alcuni bambini e adolescenti hanno delle vesciche relativamente piccole che non possono contenere molta urina e quindi hanno una maggiore difficoltà di una sua ritenzione.
  3. Cause genetiche. I bambini e gli adolescenti con una enuresi, spesso hanno un genitore che ha avuto lo stesso problema da giovane: questo conferma che l’enuresi ha anche una componente genetica.
  4. Problemi del sonno. Alcuni bambini e adolescenti possono dormire così profondamente da non svegliarsi quando hanno bisogno di andare al bagno.
  5. Caffeina. La caffeina è un diuretico. La caffeina induce una persona a fare più pipì.
  6. Disturbi di salute. Le condizioni mediche che possono scatenare l’enuresi secondaria sono: il diabete, alcuni problemi con la struttura del tratto urinario, la costipazione, e delle infezioni del tratto urinario.
  7. Problemi psicologici. Potrebbero essere collegati all’enuresi sia lo stress che il disturbo da deficit di attenzione / iperattività  (ADHD).

La diagnosi riguardante l’enuresi 

Per una arrivare alla diagnosi di una enuresi è necessario parlare con un medico. Ciò anche per escludere l’esistenza di eventuali altri problemi di salute.

In aggiunta ad un esame generale, il medico potrebbe aver bisogno di conoscere,

  • l’eventuale presenza di sintomi che accompagnano l’enuresi, di allergie e di altri problemi di salute (presenti e passati),
  • ma anche quali medicinali eventuali si stanno assumendo,
  • ed anche la storia (medica) della famiglia.

Potrebbe inoltre chiedere informazioni circa le abitudini di sonno, di quelle intestinali, e circa eventuali altri sintomi urinari. Ma anche voler discutere delle possibili situazioni stressanti che potrebbero aver contribuito al sorgere del problema.

Probabilmente poi prescriverà un’analisi ed un test per una coltura delle urine. L’urina viene esaminata alla ricerca di segni di una qualche possibile malattia.

Il più delle volte relativamente alle persone con un’enuresi notturna, questi risultati risultano completamente normali.

I suoi possibili trattamenti

A seconda delle ragioni sottostanti si possono fare diverse cose per trattare l’enuresi notturna.

A. Verrà trattata direttamente se è causata da una particolare malattia o condizione di salute.

B. Se la visita e gli eventuali esami non permettono di individuare l’esistenza di un qualche problema medico, per trattare una enuresi possono essere utilizzati diversi approcci anche comportamentali. Questi possono consistere,

  1. nel cercare di prevenirla: i bambini con enuresi notturna possono prendere alcune contromisure per non andare a dormire con la vescica piena, come diminuire l’assunzione di liquidi prima di andare a letto, oppure come l’andare al bagno prima di coricarsi;
  2. nell’evitare di mangiare cibi che possono irritare la vescica: gli alimenti come il caffè, il tè, la cioccolata e le bevande gassate contenenti della caffeina possono peggiorare la situazione, e vanno perciò evitati;
  3. in trattamenti con dei farmaci: il medico potrebbe prescrivere una forma di ormone antidiuretico artificiale,  (ADH, AntiDiuretic Hormone), oppure dei farmaci in grado di rilassare la vescica, permettendole così di trattenere più pipì – aa si tratta di rimedi che non risolvono il problema che potrebbe quindi ripresentarsi non appena terminata la cura-;
  4. nell’utilizzo di appositi allarmi per non bagnare il letto: i medici a volte prescrivono l’utilizzo di appositi allarmi per la enuresi notturna.
    • Questi allarmi scattano quando il bambino inizia a bagnare il letto.
    • Quindi, gli è possibile disattivare rapidamente la sveglia, andare in bagno, e tornare a dormire senza bagnare troppo il letto.
    • Potrebbero volerci molte settimane prima che il suo corpo non faccia una che stava facendo da anni.

Da ricordare

  • Se sei preoccupato per quanto riguarda l’enuresi, la cosa migliore da fare è parlare col  medico per sapere come affrontarla.
  • Tua madre o tuo padre possono anche darti alcuni consigli sul come farvi fronte, specialmente se hanno già affrontato questo problema.
  • La buona notizia è che è molto probabile che l’enuresi notturna se ne vada via da sola.

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