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Integratori di elettroliti: a cosa servono, quando farne uso

Cosa sono ed a cosa servono

Cosa sono gli elettroliti ed a cosa servono

Si chiamano elettroliti tutte le sostanze che sciogliendosi in acqua producono ioni. Quindi sono sostanze che formano delle particelle elettricamente cariche (ioni) anche quando sono disciolte nei fluidi corporei.

Sono molto importanti nel funzionamento del nostro organismo in particolare gli elettroliti sodio, potassio, calcio e magnesio. Trasportano infatti l’energia elettrica necessaria allo svolgimento di numerose funzioni ivi comprese le contrazioni muscolari e la trasmissione di impulsi nervosi. Per poter avere prestazioni fisiche ottimali sopratutto nello sport, ci occorre una consistente ed adeguata quantità di questi importanti minerali.

Normalmente il corpo umano è in grado di regolare le quantità di elettroliti presenti nel sangue, ed il nostro sangue funziona correttamente quando questi sono adeguatamente bilanciati. Tuttavia per diverse ragioni ne perdiamo a volte troppi, ed abbiamo perciò bisogno di rifornire la nostra “scorta”: ciò solitamente si verifica nel caso di un’intensa disidratazione causata da una qualche malattia.

La loro perdita con l’attività sportiva

La perdita dei vari elettroliti nel corso di un’attività sportiva

La quantità di fluidi ed elettroliti perse facendo un’attività fisica dipende da persona a persona, da tipo di allenamento a tipo di allenamento, così pure come dalle diverse condizioni d’allenamento.I fattori che incidono sulla perdita sono, la durata e l’intensità dell’esercizio, la temperatura e l’umidità dell’ambiente esterno, il livello di forma fisica, il peso, e  dalla tendenza a sudare. Per esempio,

  • quando facciamo un leggero esercizio fisico in un ambiente asciutto e fresco, perdiamo probabilmente solo 250 millilitri di fluidi all’ora,
  • invece se ci alleniamo in un ambiente caldo e umido, possiamo perdere anche 2 o 3 litri di liquidi all’ora.

Sodio. Il primo elettrolita che perdiamo attraverso la sudorazione è il sodio. La quantità varia da persona a persona: persone diverse possono perdere tra i 20 e i 100 mmol o mEq (un’unità di misura della concentrazione) per litro di fluidi.

Potassio. Di potassio ne perdiamo invece molto di meno: all’incirca 10 mmol/L.

Altri. Quanto al resto dei minerali che compongono il nostro “cocktail di elettroliti” (calcio e magnesio ecc..), va detto che questi vengono persi in quantità inferiori.

Alcuni integratori di elettroliti

Alcuni integratori di elettroliti

Gli integratori di elettroliti li possiamo trovare in commercio sotto forma di sostanze liquide, in polvere, in compresse. A beneficio di chi fosse interessato, ecco alcuni prodotti che a noi paiono particolarmente interessanti.

Iponatriemia  

L’iponatriemia o iposodiemia 

L’iponatriemia è una condizione che si verifica,

  • sia perché non stiamo assumendo abbastanza sodio sia perché stiamo bevendo troppa acqua,
  • per cui la concentrazione di sodio presente nel nostro plasma (una componente del sangue) è più bassa del normale,
  • cioé quando la concentrazione di sodio scende sotto i 135 mEq/L

Nello sport in particolare, l’iponatriemia può essere causata,

  • dal non bere liquidi a sufficienza,
  • dal lasciare che la concentrazione di sodio si abbassi troppo,
  • oppure da un’eccessiva idratazione, dato che l’acqua diluisce la concentrazione di sodio nel sangue.

Ovviamente quanti fluidi e quanto sodio perdiamo durante gli allenamenti non possono essere misurati, quindi il modo per scoprire l’esistenza di un’eventuale iponatriemia è quello di ricercarne i sintomi. Sfortunatamente però i sintomi dell’iposodiemia possono essere molto simili a quelli della disidratazione: nausea, confusione e irritabilità. Il che può portarci ad adottare rimedi non adeguati.

L’iponatriemia nella sua forma più grave può causare un edema cerebrale e può rivelarsi anche fatale.

E’ molto più probabile soffrire per un’eccessiva disidratazione piuttosto che a causa di un’idratazione eccessiva. Quindi è una buona regola quella di bere senza limitazioni quando si ha sete. D’altra parte però è bene non sforzarsi se non si ha sete.

L’idratazione nell’attività fisica

Alcuni consigli utili per l’idratazione durante e dopo un’attività fisica

Quando si parla di idratazione di reintegrazione e di elettorliti non esistono regole e numeri che siano validi per tutti. Il primo segnale che il nostro corpo ci comunica che si ha la necessità di bere di più, é piuttosto semplice: è costituito dalla sete.

Entrando più nello specifico, per stimare quanti fluidi si sono persi col sudore, l’American College of Sports Medicine suggerisce di pesarsi prima e dopo un allenamento: una differenza di peso maggiore dell’1% indica l’esistenza di una disidratazione, e questa dovrebbe essere compensata prima, durante e dopo l’allenamento.

Tuttavia non tutti sono convinti che questo sia l’approccio migliore, e comunque non ci sono basi scientifiche che supportino questi consigli. In ogni caso gli esperti sono d’accordo che per rimanere adeguatamente idratati è sufficiente bere acqua per la maggior parte delle persone.

Per cui probabilmente alla maggior parte degli atleti, specie ai non professionisti, è sufficiente bere quando arriva la sete: l’obiettivo non dovrebbe essere di dover riscontrare delle perdite di peso ma di idratarsi in modo corretto prima, durante, e dopo l’attività fisica.

Quindi, per la maggior parte di chi pratica uno sport è sufficiente restare idratati. Se vai in palestra, se ti alleni per 60 minuti e se non sudi molto, non hai bisogno di null’altro che dell’acqua: infatti assumere una delle tante bevande per gli sportivi non farebbe altro che aggiungere calorie e degli zuccheri extra.

Invece quando lavori intensamente per più di un’ora, quando fuori fa davvero caldo e stai sudando molto e quindi stai quindi perdendo molti più fluidi ed elettroliti rispetto ad un allenamento “standard” in palestra, allora può esserti necessario ripristinare i liquidi ed i minerali persi mediante l’assunzione di specifiche bevande.

molti esperti consigliano in questi casi di rifornirsi  – durante – l’attività fisica di fluidi ed elettroliti (sodio specialmente): quindi può essere necessario integrare di questi elementi l’organismo tramite specifiche bevande “tecniche”.

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