Gli eritrociti bassi e la conta eritrocitaria

Di Alberto R •  Aggiornato: 08/17/18 •  5 min di lettura

E’ del tutto naturale che negli anziani e nelle donne in gravidanza i globuli rossi siano bassi.

Gli eritrociti e la conta degli eritrociti (RBC)

Gli eritrociti sono le cellule responsabili del trasporto di ossigeno nel corpo e sono comunemente noti come i globuli rossi. Il trasporto di ossigeno ai tessuti di tutto il corpo è legato all’emoglobina contenuta negli eritrociti.

La conta degli eritrociti (RBC) o conta eritrocitaria  serve ad individuare la quantità di ossigeno che ricevono i tessuti corporei. Consiste in un esame del sangue (normalmente in associazione alla formula leucocitaria) che serve a valutare il numero degli eritrociti  /  globuli rossi per millimetro cubo di sangue.

Un loro numero più alto della norma sta ad indicare una condizione di policitemia, mentre uno più basso indica un’anemia.

L’interpretazione di questi valori come emergono dagli esami di laboratorio è compito del medico. Queste nostre informazioni servono ad avere una maggiore conoscenza circa il proprio stato di salute ed a rapportarsi con lo stesso medico.

I valori normali della conta eritrocitaria

La capacità degli eritrociti di trasportare l’ossigeno, dipende dal loro numero e dalla quantità della loro emoglobina.

Con bassi livelli di emoglobina, il nostro corpo ha bisogno di lavorare molto più duramente per rifornire i suoi tessuti di ossigeno. Inoltre i bassi livelli implicano un’anemia dalla quale possono conseguire alcuni sintomi come l’affaticamento e la mancanza di fiato.

I valori relativi agli eritrociti che sono generalmente considerati normali sono:

  • dai 4.7 ai 6.1 milioni di cellule per microlitro (cellule/mcl) per quanto attiene ai maschi,
  • dai 4.2 ai 5.4 milioni di cellule per microlitro (cellule/mcl) per quanto riguarda le femmine.

Non si tratta di valori “assoluti” in quanto possono variare in relazione ai diversi laboratori d’analisi ed anche in relazione alle misurazioni o ai campioni analizzati.

I valori riportati sono quelli più comunemente rilevati ma, per quanto riguarda le valutazioni dei risultati di esami specifici, come abbiamo detto è sempre bene consultare un medico.

La conta eritrocitaria bassa

La conta degli eritrociti consiste nella misurazione della quantità di globuli rossi per unità di volume del sangue. L’ossigeno proveniente dai polmoni si lega all’emoglobina dei globuli rossi che circola attraverso il corpo.

Come abbiamo detto prima, la quantità di ossigeno ricevuta dall’organismo viene determinata dal numero di eritrociti (globuli rossi) che sono presenti nel sangue. Ciò premesso, tra le possibili cause di una bassa conta eritrocitaria meritano di essere ricordate:

  • un’anemia,
  • una depressione del midollo osseo (citopenia dovuta ad un’insufficienza dell’apparato ematopoietico),
  • un cancro o una leucemia,
  • un mieloma multiplo (cancro delle plasmacellule)
  • una carenza di eritropoietina,
  • un sanguinamento eccessivo,
  • una distruzione degli eritrociti (emolisi) causata da trasfusioni,
  • un danno ai vasi sanguigni,
  • una malnutrizione,
  • carenze nutrizionali di ferro, di rame, di acido folico, di vitamine B6 e B12
  • alcuni medicinali come i farmaci chemioterapici, idantoina e chinino,
  • la gravidanza.

I sintomi di una conta eritrocitaria bassa

I sintomi più comuni di una conta eritrocitaria bassa sono costituiti da,

  • un affaticamento eccessivo, uno stancarsi facilmente,
  • una cute pallida,
  • delle palpitazioni (tachicardia),
  • una mancanza di fiato, ecc.

Altri segnali che possono indicare una conta bassa dovuta ad un’anemia sono,

  • una perdita di capelli,
  • un malessere,
  • il peggioramento di eventuali problemi cardiaci.

Se l’anemia dura a lungo il nostro corpo si abitua ai bassi livelli di ossigeno e quindi non si noteranno dei sintomi. Se invece è in forma acuta, i sintomi possono svilupparsi rapidamente.

Quando interpellare un medico

Sarebbe bene parlare col medico nel caso si dovessero accusare uno qualsiasi di questi sintomi,

  • un’intensa debolezza,
  • confusione o stordimento,
  • palpitazioni o tachicardia intensa,
  • mancanza di fiato, o comunque una difficoltà a respirare,
  • un dolore toracico.

I trattamenti in presenza di una conta eritrocitaria bassa (anemia)

Per risolvere questa condizione si possono adottare diverse “strategie”.

1) cambiamenti negli stili di vita e nella dieta

Apportare dei cambiamenti all’abituale stile di vita ed alla nostra dieta abituale, può giovare al miglioramento della conta eritrocitaria. Quindi,

  1. mantieni regolari ritmi di sonno: quando rimani troppo tempo a letto, fai ruotare le mani e le gambe,
  2. inserisci nella tua dieta verdure a foglia verde e carne rossa in modo da assumere maggiori quantità di ferro ferro, di acido folico e di vitamine, sostanze  che servono ad aumentare i livelli di emoglobina es a produrre eritrociti,
  3. anche il mangiare pasti ben equilibrati può esserti d’aiuto.

2) trattamenti medici specifici

I possibili trattamenti medici dipendono dalla gravità dell’anemia. Se la patologia non è in forma grave, possono essere sufficienti gli integratori di ferro da banco per un uso quotidiano. Per forme più gravi saranno invece necessarie delle trasfusioni.

In alcuni casi il medico potrebbe consigliare l’iniezione dei cosiddetti fattori di crescita (un concentrato di piastrine ricavato attraverso centrifugazione del sangue), i quali faranno aumentare il numero degli eritrociti.

Ciò renderà necessarie minori trasfusioni. Le iniezioni verranno prescritte fino ad ottenere una conta eritrocitaria normale, dopodiché verranno interrotte.

Alberto R

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