Il ginkgo biloba ed i suoi benefici effetti
Il ginkgo biloba ed i suoi benefici effetti
Il ginkgo biloba ha una lunga storia nel trattamento di molti disturbi.
Favorendo l’apertura di vasi sanguigni, giova alla circolazione rendendo il sangue meno appiccicoso.
Oggi viene apprezzato per i suoi benefici effetti sulla memoria, in particolare per la possibilità di mantenerla nitida.
Può giovare alla memoria a breve sopratutto negli anziani.
Ha anche delle proprietà antiossidanti.
Per queste sue proprietà il ginkgo può giovare anche alla salute degli occhi.
Anche se non tutti gli studi concordano sul punto, il ginkgo biloba,
- migliora la funzione cognitiva in un modo clinicamente rilevante nei soggetti affetti da demenza (morbo di Alzheimer compreso),
- giova nei casi di claudicatio intermittens (un disturbo consistente in una difficoltà di deambulazione)
- e nei casi di cattiva circolazione del sangue nelle gambe.
Tra i numerosi componenti chimici delle foglie di ginkgo, si ricordano i flavonoidi ed i terpenoidi, entrambi con effetti antiossidanti:
- col passare dell’età nell’organismo si accumulano delle particelle nocive chiamate radicali liberi, che possono contribuire all’insorgenza di malattie cardiache, cancro e morbo di Alzheimer;
- gli antiossidanti – come quelli che si trovano nel ginkgo biloba – aiutano a combattere i radicali liberi e ad impedire loro di danneggiare le cellule.
Ginkgo biloba: i suoi principi attivi
Ginkgo biloba: i suoi principi attivi
Nel ginkgo biloba sono stati rilevati più di 40 principi attivi.
Solo due di questi sono ritenuti dei principi attivi medicinali:
- i flavonoidi
- ed i terpenoidi.
i flavonoidi
I flavonoidi sono degli antiossidanti a base vegetale: studi effettuati in laboratorio su degli animali hanno dimostrato che i flavonoidi proteggono i nervi, il muscolo cardiaco, i vasi sanguigni, e la retina.
i terpenoidi
I terpenoidi -come i ginkgolidi- migliorano il flusso sanguigno grazie ai loro effetti dilatatori, e riducono la viscosità delle piastrine.
Le proprietà e gli utilizzi del ginkgo biloba :
Le proprietà e gli utilizzi del ginkgo biloba
Secondo delle ricerche di laboratorio condotte su degli animali e su delle persone, il ginkgo può essere utilizzato per il trattamento di alcune condizioni patologiche.
Ecco le condizioni più comuni.
1) le demenze, tra cui anche il morbo di Alzheimer
1) le demenze, tra cui anche il morbo di Alzheimer
In Europa il ginkgo biloba è ampiamente utilizzato per il trattamento delle demenze.
Diversi studi convengono sul fatto che ha un effetto positivo sulla memoria e sulle altre abilità cognitive nelle persone con l’Alzheimer o con demenza vascolare (malattia causata da problemi nell’afflusso di sangue al cervello).
Secondo questi studi, il ginkgo biloba può aiutare le persone con il morbo di Alzheimer,
- a migliorare le prestazioni cerebrali: di pensare, di apprendere, di memorizzare a breve;
- a svolgere con più facilità le attività quotidiane;
- ad avere migliori comportamenti sociali;
- a soffrire meno di depressione.
Questi studi sono arrivati a concludere che il ginkgo biloba, alla pari di alcuni farmaci contro l’Alzheimer, può servire a ritardare i sintomi della demenza (va anche detto, però, che gli effetti del ginkgo non sono stati messi a confronto con gli effetti di tutti i farmaci contro l’Alzheimer).
Uno studio, condotto nel 2008 su più di 3.000 persone anziane, ha però rilevato che il ginkgo non era migliore del placebo nel prevenire il morbo di Alzheimer.
2) la claudicatio intermittens
2) la claudicatio intermittens
Considerato che il ginkgo migliora il flusso sanguigno, si è voluta studiare la sua efficacia contro la claudicatio intermittens, un disturbo causato dalla riduzione del flusso di sangue alle gambe: chi ne soffre ha delle difficoltà a camminare senza averedei forti dolori.
E’ emerso, da otto diverse ricerche, che le persone che avevano preso il ginkgo biloba, avevano camminato circa 34 metri in più di quelle trattati con placebo.
Infatti il ginkgo biloba può servire a lenire il dolore alla pari dei farmaci normalmente impiegati contro quel tipo di disturbo.
Però, quanto a miglioramento delle distanze di percorrenza, gli esercizi per la deambulazione fatti con regolarità sono più efficaci .
3) l’ansia
3) l’ansia
Stando ad uno studio recent, uno speciale di estratto di ginkgo biloba, altamente biodisponibile – chiamato EGB 761 – e potrebbe aiutare ad alleviare anche l’ansia:
dopo aver assunto questo estratto specifico alcune persone col disturbo d’ansia generalizzato e col disturbo di adattamento, avevano avuto minori problemi di ansia di quelle che avevano preso un placebo.
4) il glaucoma
4) il glaucoma
Una ricerca, peraltro non approfondita, ha rilevato che delle persone col glaucoma che avevano preso 120 mg di ginkgo al giorno per 8 settimane, avevano avuto dei miglioramenti.
5) i cali della memoria e delle funzioni cognitive
5) i cali della memoria e delle funzioni cognitive
Come già abbiamo detto, è stato dimostrato che il ginkgo biloba aiuta a migliorare la memoria nelle persone con una demenza.
Non è chiaro però, se giovi anche alla memoria delle persone anziane sane in cui la perdita è la normale perdita di memoria legata all’età: alcune ricerche hanno rilevato lievi benefici, altre nessun effetto.
Secondo alcuni, il ginkgo biloba aiuta a migliorare la memoria e le funzioni cognitive nelle persone sane giovani e sane di mezza età.
A giudizio di alcuni, è utile nel trattamento del disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD): la dose migliore sembra essere di 240 mg al giorno.
Spesso il ginkgo viene aggiunto nelle cosiddette barre di nutrizione, e nelle bibite e nei frullati di frutta che si assumono per il miglioramento delle funzioni cognitive (anche se tali piccole quantità probabilmente non aiutano molto).
6) la degenerazione maculare
6) la degenerazione maculare
I flavonoidi che si trovano nel ginkgo biloba possono aiutare a fermare – o a ridurre- alcuni problemi legati alla retina, la parte posteriore dell’occhio.
La degenerazione maculare legata all’età (DMLE), spesso chiamata degenerazione maculare senile, è una malattia degli occhi che colpisce la retina.
Si tratta di una malattia degenerativa degli occhi che peggiora col passare del tempo, e che è la prima causa di cecità nei paesi sviluppati.
Alcuni ipotizzano che il ginkgo possa aiutare a preservare la visione i soggetti con una degenerazione maculare legata all’età -DMLE- .
7) la sindrome premestruale
7) la sindrome premestruale
Da due recenti studi era risultato che il ginkgo biloba aveva contribuito a ridurre i sintomi della sindrome premestruale.
8) il fenomeno di Raynaud
8) il fenomeno di Raynaud
Il fenomeno di Raynaud è la manifestazione clinica di un’affezione dei vasi termoregolatori del sistema arterioso periferico degli arti e delle parti distali, cioè di quelle parti più distanti, del corpo.
All’esito di una ricerca è emerso che,
- alcuni soggetti col fenomeno di Raynaud che avevano assunto ginkgo per 10 settimane,
- avevano avuto sintomi minori rispetto a quelli che avevano preso un placebo: al riguardo servono però degli ulteriori approfondimenti.
Le forme con cui si può trovare il ginkgo biloba in commercio
Le forme con cui si può trovare il ginkgo biloba in commercio
Sono le seguenti:
- estratti standardizzati,
- contenenti da 24 a 32% flavonoidi (flavoni glicosidi o eterosidi) e da 6 a 12% terpenoids (lattoni triterpeniche);
- capsule;
- compresse;
- estratti liquidi:
- tintura, estratto fluido, e glycerite (estratto fluido realizzato utilizzando glicerina).
- foglie secche per fare il tè.
Da parte di chi, e come va assunto il ginkgo biloba
Da parte di chi, e come va assunto il ginkgo biloba
bambini
Il ginkgo biloba non deve essere dato ai bambini.
adulti
Il ginkgo va preso dai soggetti adulti seguendo modalità diverse, in relazione agli specifici scopi per cui viene utilizzato.
soggetti adulti con problemi di memoria e con morbo di Alzheimer
Nel corso di numerose ricerche sull’argomento, sono state utilizzate delle dosi di ginkgo biloba da 120 a 240 mg al giorno (titolate in ginkgoplavonoglucosidi da un minimo del 24% e fino a 32% e terpeni totali dal 6 al 12% ).
soggetti adulti con claudicatio intermittens
Negli studi di cui si è appena parlato, erano state utilizzate dosi di ginkgo biloba da 120 a 240 mg al giorno.
Si ritiene che,
- per conoscere quali possono essere gli effetti del ginkgo nei singoli casi specifici, lo si possa provare a prendere per 4 / 6 settimane,
- e che, per trovare la giusta dose sia opportuno parlarne col medico.
donne in gravidanza
Le donne in gravidanza e quelle in allattamento non devono assumere ginkgo biloba.
Effetti collaterali e precauzioni riguardanti l’utilizzo del ginkgo bioloba
Effetti collaterali e precauzioni riguardanti l’utilizzo del ginkgo bioloba
L’uso di erbe e di prodotti naturali viene largamente impiegato allo scopo di rafforzare l’organismo e la prevenzione e/0 trattamento delle malattie.
Anche le piante però possono innescare degli effetti collaterali ed interagire con le altre erbe/piante, con gli integratori o coi farmaci.
Per queste ragioni, in determinate circostanze anche l’assunzione di erbe officinali e/o medicinali dovrebbe avvenire sotto la supervisione di un operatore sanitario qualificato.
effetti collaterali
Solitamente il ginkgo biloba ha pochi effetti collaterali.
- In alcuni casi, sono stati riferiti dei disturbi allo stomaco,
- mali di testa,
- reazioni cutanee,
- e vertigini.
- In alcune persone che avevano preso ginkgo, sono state anche segnalate delle emorragie interne: non è chiaro se il sanguinamento fosse dovuto al ginkgo, od a qualche altra ragione, come (ad esempio) alla combinazione di ginkgo con farmaci anticoagulanti.
Ad ogni modo, se state prendendo dei farmaci per fluidificare il sangue, consultate il vostro medico prima di prendere il ginkgo biloba.
interventi chirurgici
Si consiglia di smettere di prendere il ginkgo biloba una/due settimane prima di un intervento chirurgico o dentistico, a causa del rischio di emorragie.
Avvisate comunque il medico o il dentista se state prendendo il ginkgo.
epilessia
Non devono assumerlo le persone che hanno l’epilessia, perché il ginkgo biloba potrebbe causare delle crisi epilettiche.
diabete
Le persone che hanno il diabete dovrebbero chiedere al loro medico prima di prenderlo.
La pianta e le foglie di ginkgo biloba
La pianta e le foglie di ginkgo biloba
Il ginkgo biloba, é l’albero più antico al mondo.
Le interazioni del ginkgo biloba coi farmaci
Le interazioni del ginkgo biloba con i farmaci
Se state assumendo uno qualsiasi dei farmaci seguenti, non dovreste usare il ginkgo biloba, senza averne prima parlato col medico.
Infatti il ginkgo può interagire anche coi farmaci, anche con quelli non soggetti a prescrizione medica.
farmaci per il fegato
- Il ginkgo biloba può interagire con i farmaci che vengono elaborati attraverso il fegato.
- E’ bene, perciò sentire prima il medico.
farmaci antiepilettici, detti farmaci anti-sequestro
- Alte dosi di ginkgo biloba potrebbero interferire con l’efficacia dei farmaci anti-sequestro:
- questi farmaci comprendono la carbamazepina (Tegretol) e l’acido valproico (Depakote).
farmaci antidepressivi
- L’assunzione di ginkgo biloba assieme ai farmaci antidepressivi inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), può aumentare i rischi di sindrome serotoninergica, una condizione pericolosa per la vita.
- Il ginkgo biloba può amplificare sia gli effetti positivi sia quelli negativi degli antidepressivi conosciuti come I-MAO, quali fenelzina (Nardil).
- Tra i farmaci inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) si ricordano i seguenti medicinali:
- Citalopram (Celexa).
- Escitalopram (Lexapro).
- Fluoxetina (Prozac).
- Fluvoxamina (Luvox).
- Paroxetina (Paxil).
- Sertralina (Zoloft).
farmaci contro la pressione alta
- Il ginkgo biloba può abbassare la pressione sanguigna.
- Perciò se viene preso con farmaci per la pressione arteriosa, potrebbe provocare eccessivi cali di pressione.
farmaci per fluidificare il sangue
- Il ginkgo biloba potrebbe aumentare il rischio di sanguinamento, soprattutto se si stanno prendendo anche degli anticoagulanti, come il warfarin (o warfarina), il clopidogrel e l’aspirina.
l’alprazolam (Xanax)
- Il ginkgo biloba può rendere meno efficace il Xanax, ed interferire con l’efficacia di altri farmaci per l’ansia.
l’ibuprofene
- Proprio allo stesso modo del ginkgo, anche il FANS ibuprofene aumenta il rischio di sanguinamento.
farmaci per abbassare la glicemia
- Il ginkgo biloba può alterare l’efficacia clinica dell’insulina.
- Se hai il diabete, non si dovresti assumere ginkgo senza prima averne parlato con il medico.
la cylosporina
- Il ginkgo biloba aiuta a proteggere le cellule del corpo durante il trattamento con la ciclosporina (principo attivo con effetto immunosoppressivo) .
farmaci diuretici tiazidici (farmaci diuretici utilizzati nel trattamento dell’ipertensione)
- Ci sono possono essere dei rischi per le persone che assumono un diuretico tiazidico ed anche ginkgo biloba.
- Perciò è opportuno rivolgersi al medico prima di prendere il ginkgo.
il trazodone (in Italia, Trittico)
- E’ stato riferito il caso di una persona anziana col morbo di Alzheimer andata in coma dopo l’assunzione di ginkgo e trazodone (sostanza questa avente effetti ansiolitici, depressivi ed ipnotici).