Fasi del sonno

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Ti è mai capitato di svegliarti al mattino sentendoti più stanco di quando ti eri coricato?  Oppure, non ti è mai capitato di avere avuto la sensazione di un completo riposo solo dopo aver dormito una manciata di ore?

Sono sicuro che  già ti sarai dato da fare per capire -a grandi line almeno- quali sono i meccanismi che il nostro corpo nette in atto quando stiamo dormento e, più specificatamente, quali sono le fasi del sonno.

In questo breve articolo cercherò di illustrarti in maniera sintetica tutto quanto è utile sapere sulle fasi che regolano quella vitale e preziosa funzione della nostra vita che è il sonno.

Il sonno

Il sonno non è solo uno stato ed un periodo di riposo, contrapposto allo stato di veglia.

Infatti, non è solo caratterizzato da uno stato di quiete, e da una sospensione della coscienza e della volontà, con le conseguenti diminuzioni del metabolismo, della pressione arteriosa, della frequenza del polso e del respiro, e ciò perché nel sonno avvengono numerosi cambiamenti che sono incompatibili con uno stato di quiete psico fisica, piena, completa.

Tutti sanno che il sonno è di fondamentale importanza per gli uomini e gli animali, e che dalla qualità e dalla durata del sonno dipende anche il loro stato di salute fisico e psichico. Ma non tutti sanno invece che,

  • i neonati hanno dei ritmi di sonno diversi da quelli degli adulti;
  • i bambini di 10 anni d’età dormono all’incirca 10 ore a notte;
  • l’anziano dome meno: sei ore all’incirca, e la qualità del suo sonno è diversa da quella del giovane, anche perché il suo sonno è intervallato da momenti di veglia ed é, in genere, più condizionato dai fattori ambientali.

I cicli del sonno

fasi del sonno

Il sonno non è un fenomeno statico, ma un processo continuo organizzato in una successione ciclica e regolare di “stadi”, i quali sono caratterizzati da diverse modalità di funzionamento del cervello.

Infatti, il sonno presenta un’alternanza regolare di fasi non-REM e di fasi REM di durata simile.

Nell’adulto, un ciclo di sonno dura in media 90 minuti, e in sequenza si ripete da 4 a 5 volte nel corso della notte. Ogni ciclo è composto da due fasi principali:

  • quella del sonno senza movimenti oculari: questa è la fase non-REM (NREM)
  • quella del sonno con rapidi movimenti oculari (fase REM).

Affinchè si possa avere una buona qualità del sonno, è fondamentale riuscire a dormire non solo un numero sufficiente di ore, ma anche non arrivare ad alterare la sequenza fisiologica delle fasi che lo compongono.

Se l’organizzazione interna del sonno risulta alterata, dopo una notte di sonno anche con un numero adeguato di ore dormite, il nostro sonno potrebbe risultare scarsamente ristoratore e provocarci una sensazione di stanchezza e di scarso benessere.

Ricorda perciò che non è fondamentale -il quanto si dorme -ma soprattutto il come si dorme.

Il sonno REM

Si ha il sonno REM quando si hanno dei movimenti oculari ritmici e rapidi (Rapid Eyes Movement = rapidi movimenti oculari, appunto).

  • Questa fase REM é caratterizzata da atonia muscolare (cioè dalla mancanza o perdita del tono muscolare),
  • E, caratterizzata anche da un’intensa attività cerebrale (è questa la fase in cui si sogna) e vegetativa.
  • Nella persona adulta, la prima fase REM si verifica all’incirca un’ora e mezza dopo il suo addormentamento.
  • Poi, col progredire del sonno -in alternanza con le fasi di sonno NREM – questa fase si verifica circa ogni 90-120 minuti.
  • Avvicinandosi al risveglio, la durata dei singoli cicli di sonno REM aumenta progressivamente.
  • Se ci si ferma ad osservare una persona che si trova in questa fase (fase REM), questa persona ci appare immersa in uno stato di assoluta quiete e profondamente addormentata.
  • In realtà però, la sua attività cerebrale è in estremo fermento, al pari di quando quella persona era sveglia.
  • In questa fase del sonno prendono piede i sogni, si elaborano le informazioni acquisite durante il giorno, e si consolidano i ricordi.
  • Nel complessivo periodo di sonno, la durata delle fasi di sonno profondo (NREM) va diminuendo e, nel contempo, aumenta la durata e l’intensità delle fasi REM.

Il sonno non-REM

Il sonno profondo (NREM) viene raggiunto progressivamente dopo l’addormentamento, ed è caratterizzato:

  • da una peculiare attività cerebrale che determina l’assenza di attività cognitive (quindi non si sogna, e non si pensa) ed anche un totale distacco dall’ambiente circostante;
  • da un’abbassamento della temperatura corporea;
  • da un rallentamento del battito cardiaco e del respiro;
  • da un marcato rilassamento muscolare.
  • E’ quindi facilmente intuibile che il sonno profondo é un momento fondamentale per il recupero delle energie fisiche e mentali.
  • A differenza di quanto avviene nel sonno REM, è molto difficile svegliare dal sonno NREM profondo la persona che dorme.
  • L’intensa attività fisica fatta durante il giorno, aumenta questa fase di sonno.
  • Se la fase NREM è abbastanza lunga, vuol dire che é (in genere) di buona qualità, e vuol dire che il potere rigenerante di una notte di sonno sarà visibile fin dalle prime ore del giorno. Questo rimane l’unico modo che il nostro corpo conosce per partire  il giorno dopo con una marcia in più!
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