Emorroidi sanguinanti

Di Alberto R •  Aggiornato: 03/10/18 •  4 min di lettura

Un sanguinamento rettale non va mai sottovalutato in quanto, oltre che alle emorroidi interne, potrebbe essere dovuto al altre condizioni.

Il problema emorroidi

Le emorroidi, o meglio, la patologia emorroidaria è un disturbo che si verifica quando quei sacchetti ripieni di vasi intorno all’area rettale che sono le emorroidi, si gonfiano e s’infiammano provocandoci diversi sintomi: dolore, prurito, irritazione, e in alcuni casi anche il sanguinamento.

Solitamente al passaggio delle feci si può avere un sanguinamento delle emorroidi che può quindi essere considerato come una mera conseguenza della patologia emorroidaria.

Anche se può farci impressione il fatto di rilevare sangue nelle feci, va detto che ci sono moltissimi rimedi per le emorroidi ed anche per le emorroidi sanguinanti, rimedi che possono servire a risolvere questi problemi o quantomeno a ridurne i sintomi.

Occorre però anche tener presente che – ancorché la presenza di sangue vivo nelle feci sia spesso associata alle emorroidi (o alle ragadi) – a volte la comparsa di sangue potrebbe anche essere dovuta a patologie ben più serie, come ad un cancro anale. Per questo motivo, se questi sintomi permangono per più di una settimana è il caso di consultare il proprio medico curante o direttamente un proctologo.

Le ragioni per cui possono sanguinare

La stitichezza e la gravidanza sono sicuramente tra le cause principali delle emorroidi. Anche l’obesità, una forte tosse, una vita troppo sedentaria, uno stile di vita squilibrato, e l’avanzare dell’età possono portare a questo disturbo.

Le cause che portano le emorroidi ad infiammarsi ed a sanguinare, possono essere numerose e di diversa natura. In genere a sanguinare sono le emorroidi interne mentre le emorroidi esterne solitamente non presentano questo sintomo.

Comunque, molto raramente i sanguinamenti dovuti alle emorroidi  sono tali da causarci un’anemia.

Come sapere se il sangue dipende dalle emorroidi o da altri problemi

Il sangue ovviamente è il primo sintomo che visivamente si nota in presenza di emorroidi sanguinanti. In ogni caso per prima cosa bisogna osservare il colore del sangue: è rosso vivo, marrone o nero?

Un colore rosso vivo generalmente indica un sanguinamento da emorroidi, o comunque un sanguinamento nella zona terminale dell’intestino.

I toni più scuri e specialmente quelli neri indicano di solito la presenza di altre condizioni. Perciò in presenza di sangue con una colorazione scura o inaspettata è necessario contattare il medico.

A parte ciò, un sanguinamento rettale di qualunque sorta non deve essere comunque sottovalutato in quanto oltre che alle emorroidi interne potrebbe essere legato al altre condizioni: a delle ragadi, a delle lacerazioni tissutali o persino ad infezioni.

Per diagnosticare queste condizioni nel modo corretto e stabilire quindi un trattamento appropriato occorre l’intervento di un proctologo cioè di un medico specializzato nelle malattie a carico del colon-retto e dell’ano.

Questi inserirà una sonda nel retto per accertarsi che il sanguinamento sia effettivamente proveniente dalle emorroidi. Sarà quindi in grado di dare delle risposte sulla specifica condizione e sui tipi di rimedi che possono essere applicati.

I possibili trattamenti

Cosa si può fare per curare le emorroidi che sanguinano?  Diverse cose. Ci sono rimedi che possono portare un sollievo immediato, e diverse possibili opzioni per trattarle. Vediamole in dettaglio.

A. assumere medicinali per cui non serve prescrizione medica

Per migliorare questa condizione si può provare ad utilizzare delle pomate che si possono acquistare in farmacia, oppure anche online.

Si tratta di farmaci che riducono l’infiammazione, il gonfiore, ed il prurito che sono associati alle emorroidi emorragiche.

La crema più nota é sicuramente la Preparazione H. Ma ne esistono anche di altre.

B. affidarsi alla scleroterapia

La scleroterapia è una tecnica medica per trattare le malformazioni dei vasi sanguigni. Consiste in un’iniezione somministrata direttamente nei tessuti limitrofi alle emorroidi. Le sostanze iniettate aiutano a risolvere le emorroidi, ma presentano lo svantaggio che sono frequenti le recidive.

C. una legatura elastica, oppure un’intervento chirurgico

La terapia che si basa sull’utilizzo di una legatura elastica, mira a tagliare l’approvvigionamento di sangue alle emorroidi favorendo in tal modo la loro rimozione. Una legatura elastica ha una buona probabilità di successo, ma provoca del dolore a causa del suo stringere continuo.

Per trattare i casi di emorroidi sanguinanti più avanzati, il medico curante potrebbe raccomandare un intervento chirurgico. Tuttavia l’emorroidectomia è da considerarsi come l’ultima spiaggia da mettere in atto solamente quando le altre opzioni hanno fallito. Per le emorroidi più gravi, potrebbe essere una procedura rischiosa.

 

Alberto R

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