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Elettroliti bassi: cause, sintomi, rimedi

Allo stesso modo di quanto avviene in caso di una carenza di nutrienti, anche una carenza di elettroliti può avere un impatto negativo sul nostro stato di salute, di benessere e sulle nostre prestazioni fisiche e mentali. Vediamo di saperne di più.

Gli elettroliti

Gli elettroliti sono delle sostanze minerali che, quando sono disciolte nei fluidi corporei quindi anche nel sangue, formano delle particelle elettricamente cariche (ioni). Questi ioni trasportano nel nostro corpo l’energia elettrica necessaria a svolgere molte funzioni, ivi comprese le contrazioni muscolari e la trasmissione di impulsi nervosi.

E’ evidente allora che gli elettroliti sono importanti per il corretto funzionamento di tutto il nostro organismo. Basti pensare che il plasma sanguigno – il quale costituisce più della metà del volume del nostro sangue – è composto principalmente da acqua (92%) in cui sono presenti appunto anche gli elettroliti.

Ognuno di noi, anche le persone che sono in buona salute possono essere interessate da uno squilibrio di elettroliti.  Spesso le persone che praticano sport sono soggette a delle disidratazioni e sono quindi a più alto rischio di trovarsi in un deficit elettrolitico, soprattutto quei professionisti che fanno delle attività fisiche estreme.

Ma uno squilibrio si può verificare anche a causa di un’iperidratazione. Ora parleremo dello squilibrio elettrolitico in generale, e di come è possibile farvi fronte.

Lo squilibrio elettrolitico

Abbiamo detto che gli elettroliti sono dei composti naturali presenti nel corpo e che sono cruciali relativamente a diverse significative nostre funzioni fisiologiche.

I cinque elettroliti più importanti per l’uomo sono:

  1. il sodio,
  2. il potassio,
  3. il cloruro,
  4. il magnesio,
  5. il calcio,

Altri elettroliti presenti nel nostro corpo ma meno importanti sono, il fosfato, il bicarbonato.

Gli elettroliti si trovano nel sangue, nelle urine, ed in altri fluidi corporei. Affinché il nostro corpo possa funzionare in modo ottimale, gli elettroliti devono esservi presenti in quantità equamente bilanciate. Quando ciò non accade si possono avvertire i sintomi di cui parleremo.

Segnali e sintomi di uno squilibrio elettrolitico

Gli squilibri elettrolitici lievi difficilmente comportano dei sintomi e soprattutto non vengono rilevati. Tuttavia quando questo squilibrio diventa più importante può causare i seguenti sintomi:

  • una tachicardia,
  • una letargia e stanchezza,
  • convulsioni,
  • nausea e vomito,
  • diarrea oppure stitichezza,
  • crampi addominali e crampi muscolari,
  • una debolezza muscolare,
  • mal di testa,
  • confusione ed irritabilità,
  • intorpidimento e formicolii.

La maggior parte degli squilibri elettrolitici produce i sintomi appena indicati. Ma quali sono le cause principali di questa condizione? Scopriamolo.

Cause e fattori di rischio per gli squilibri di elettroliti

La causa principale di uno squilibrio elettrolitico è una perdita di fluidi corporei per effetto di alcuni problemi di salute come il vomito, una diarrea, od una sudorazione eccessiva.

Uno squilibrio può anche essere dovuto ad ustioni, e ad alcuni farmaci come i diuretici. Ci sono però anche altri fattori di rischio:

  • un eccessivo consumo di alcol,
  • la cirrosi,
  • uno scompenso cardiaco o altre malattie cardiache,
  • i disturbi renali,
  • alcuni disturbi alimentari, come l’anoressia e la bulimia,
  • traumi,
  • gravi ustioni,
  • disturbi della tiroide,
  • disturbi della ghiandola surrenale.

Le diagnosi  relative agli squilibri elettrolitici

Uno squilibrio elettrolitico può essere diagnosticato attraverso un semplice esame del sangue  e serve anche ad analizzare la salute dei reni.

A seconda dei casi, il medico può anche procedere ad un esame fisico della persona, e potrebbe anche prescrivergli un elettrocardiogramma (ECG) per verificare l’esistenza di eventuali irregolarità nei battiti cardiaci o altri problemi simili.

L’alimentazione e gli elettroliti

Ecco gli alimenti che potrebbero esserti d’aiuto a far fronte a tale condizione.

A. cibi e bevande che sono ricchi di elettroliti

  • frutta e verdura come ananas, kiwi, uvetta, patate, spinaci, cavoli e rucola;
  • cibi salati (che sono anche sani) come zuppe, sottaceti, pane integrale, tonno in scatola e salmone in scatola;
  • derivati del latte, come il formaggio e lo yogurt;
  • il tofu;
  • il latte di soia;
  • i cereali.

Ora, diamo una rapida occhiata ad alcuni liquidi che possono aiutarti.

B. liquidi e bevande utili allo scopo

I liquidi e le bevande che aiutano a ripristinare gli elettroliti persi sono:

  • il latte di cocco,
  • il succo d’arancia,
  • bevande sportive come Gatorade e Powerade.
  • una bevanda elettrolitica fai da te.

Puoi anche preparare una bevanda elettrolitica fatta in casa. Ti serviranno:

  • 500 ml di acqua fredda,
  • 3 cucchiai di sciroppo d’acero,
  • zucchero (3-6 cucchiaini),
  • 1 cucchiaino di sale,
  • succo di limone (a piacere, per dar del sapore).

Lo zucchero, lo sciroppo d’acero, ed il sale presenti in questa miscela funzionano alla grande nella sostituzione degli elettroliti persi dal corpo.

Una bevanda elettrolitica fatta in casa è migliore di quelle che si trovano sul mercato, soprattutto perché è priva di coloranti, è più economica, ed ha un quantitativo di zucchero che è a nostra scelta (possibilmente non eccessivo).

Suggerimenti utili a prevenire le carenze

Ecco alcuni modi per prevenire il ripetersi di uno squilibrio elettrolitico.

  • Bevi dei liquidi ricchi di elettroliti prima di fare degli allenamenti intensi o di fare dello sport.
  • Bevi acqua quando hai sete e mantieniti ben idratato. Tuttavia non bere più del necessario.
  • Quando ti stai allenando o sei in gara, cerca di reintegrare 10 – 20 centilitri di liquidi ogni 20 minuti (quindi 30 – 60 cl all’ora).
  • Consulta immediatamente un medico se per qualche motivo ti senti in difficoltà dopo aver perso molti liquidi.

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