Crampi muscolari: cause e trattamenti

Di Alberto R •  Aggiornato: 06/22/18 •  6 min di lettura

I muscoli più frequentemente colpiti dai crampi sono quelli del quadricipite, del polpaccio, e quelli posteriori della coscia.

Crampi (volontari) ai muscoli scheletrici. Crampi (involontari) ai muscoli lisci

Si definiscono involontari quei muscoli le cui contrazioni sono regolati dal nostro sistema nervoso autonomo. Sono noti anche come muscoli bianchi o muscoli lisci. Rivestono l’interno di diversi organi interni e si contraggono lentamente per periodi di tempo molto lunghi.

Si definiscono volontari quei muscoli le cui contrazioni avvengono per volontà delle singole persone. Sono noti anche come muscoli rossi o muscoli striati. Sono legati alle ossa tramite tendini e vengono spesso indicati anche come muscoli scheletrici.

Un crampo è uno spasmo, una contrazione involontaria parossistica e transitoria di una struttura muscolare, liscia o striata: una contrazione improvvisa che può provocare fastidio nella zona che ne è colpita, dolore, ed una sensazione temporanea simile ad una paralisi.

I crampi ai muscoli scheletrici (crampi volontari)

In genere i crampi interessano i muscoli di tipo scheletrico volontari quelli che, come si può immaginare dal nome sono attaccati al nostro scheletro e che noi controlliamo. I crampi muscolari più comuni rientranti in questa tipologia colpiscono,

  • il polpaccio,
  • la coscia (sia il quadricipite che i muscoli posteriori),
  • la zona dell’arco plantare mediale (pianta del piede),
  • le mani,
  • l’addome,
  • la gabbia toracica.

Questi crampi sono spesso correlati ad un’attività fisica particolarmente intensa. Solitamente una volta che il crampo è svanito, se ne va anche il dolore.

Ma perché scompaiano totalmente nel mentre si fa un’attività fisica, i dolori più sordi e quelli più persistenti potrebbe anche volerci anche una settimana.

I crampi ai muscoli lisci (crampi involontari)

I crampi che interessano i muscoli lisci sono associati alle funzioni inconsce, al ciclo mestruale, ed a determinate patologie come l’endometriosi.

I muscoli lisci costituiscono infatti la componente muscolare dei nostri visceri, e la loro contrazione é quindi indipendente dalla nostra volontà.

Nota.

In questo articolo parleremo in modo più specifico dei crampi più comuni che sono quelli interessano i muscoli (volontari) di tipo scheletrico, e in particolare dei crampi al polpaccio ed ai piedi: quelli che sono poi più direttamente legati alle nostre attività.

Crampi notturni, o crampi a riposo

Si tratta di quei crampi che si hanno quando si sta dormendo o quando ci si sta riposando. La loro causa precisa non è del tutto nota.

Si verificano tipicamente nelle stesse aree dove colpiscono i crampi scheletrici diurni, e di solito sono il risultato delle stesse condizioni che favoriscono i crampi diurni, ovvero un esercizio fisico troppo intenso e la disidratazione.

Crampi non direttamente collegati ad una qualche patologia

Non si sa ancora cosa accada precisamente durante un crampo, ma alcuni indicatori paiono suggerire che questo disturbo riguardi i nervi che si distribuiscono ai muscoli.

Nei crampi non dovuti a patologie come sono quelli causati da un sovra-allenamento, il muscolo va in carenza di ossigeno e ciò può causare delle interferenze per quanto riguarda l’attività riflessa regolata dal midollo spinale. Quando ciò accade, il midollo spinale “impone” al muscolo di continuare a contrarsi.

Gli esperti suggeriscono che in questi casi le terminazioni nervose arrivino ad emanare fino a 150 scariche elettriche al secondo, e questo fatto starebbe ad indicare che – per questo genere di crampi – non esista un problema di base del muscolo in sé.

Le cause che ne favoriscono l’insorgenza

Le esatte cause che determinano i crampi muscolari rimangono tutto sommato un mistero, ma ci sono però diverse condizioni che li favoriscono e che non si escludono a vicenda. Vediamo quali possono essere.

A. l’affaticamento e la mancanza di stretching

I muscoli sono dei fasci di fibre che si contraggono e che si espandono per produrre i nostri movimenti.

Specialmente quando il nostro corpo è poco allenato, noi arriviamo più rapidamente ad affaticarci ed anche ad un eccessivo affaticamento: questa è una  condizione che favorisce i crampi.

Se però noi facciamo regolarmente dello stretching le nostre fibre muscolari si allungano, ed in tal modo possono poi più efficacemente contrarsi e restringersi quando noi facciamo attività fisica.

B. la disidratazione

Anche un’eccessiva disidratazione, naturale oppure favorita dal calore, può contribuire al verificarsi di crampi.

Il fatto di sudare senza rimpiazzare i liquidi persi, priva il nostro corpo di sali e di minerali naturali utili, come il potassio, il calcio ed il magnesio: una condizione che favorisce i crampi.

C. alcuni fattori di rischio

Ci sono anche alcuni “fattori di rischio” che potrebbero renderci più suscettibili rispetto ad una persona “media” di avere crampi quando facciamo degli allenamenti. Questi sono molto spesso dovuti,

  1. all’età: hanno maggiori probabilità di soffrire di crampi i neonati, i bambini, le persone con più di 65 anni, queste ultime a causa della naturale loro atrofia muscolare che impedisce di sopportare dei grossi carichi di lavoro;
  2. ad un sovrallenamento: all’esagerare con l’attività fisica (in poche parole);
  3. ad alcuni medicinali: si pensa che ci siano alcuni medicinali che sono in grado contribuire all’insorgere dei crampi. Alcuni di questi sono le statine (medicinali utili a contrastare il colesterolo alto), il Raloxifene e la Nifedipina.

Come prevenire l’insorgenza dei crampi e come alleviarli

E’ difficile stabilire esattamente cosa fare per quanto riguarda la prevenzione. Però se si considera quali sono le potenziali principali cause dei crampi,

  • “la scelta numero uno” é di tenersi idratati, specialmente quando si fa regolarmente un’attività fisica;
  • ovviamente fare regolarmente stretching può aiutare a prevenire l’insorgere dei crampi specialmente in quelle zone che sono maggiormente predisposte ai crampi, come i polpacci.
  • Queste cose non elimineranno del tutto la possibilità di crampi, ma possono giocare un ruolo importante.

Ecco come alleviarli quando li si avverte.

  1. Se all’improvviso ti ritrovi a contorcerti ed il dolore continua a persistere mentre ti afferri il polpaccio, puoi applicare un po’ di pressione sulla gamba o sul piede appoggiandoci il peso oppure camminando.
  2. Quando un crampo ha colpito specificatamente il muscolo del polpaccio, un buon modo per alleviare velocemente il dolore e per ottenere un po’ di sollievo, è quello tirare indietro l’alluce della gamba colpita, allungando il muscolo.

Quando é necessario contattare un medico

Sebbene la maggior parte dei crampi non costituisca nulla di cui doversi preoccupare, ci sono tuttavia alcune occasioni in cui potrebbero indicare l’esistenza di qualcosa di più serio.

Sopratutto chi soffre frequentemente di crampi intensi, e questi non sono direttamente collegabili ad un’esercizio fisico intenso, dovrebbe considerare di contattare un medico.

I crampi regolari ed intensi privi di evidenti spiegazioni, potrebbero indicare l’esistenza di problemi,

  • nervosi,
  • circolatori,
  • metabolici,
  • ormonali,
  • nutrizionali,
  • oppure relativi ai medicinali che si assumono.

Infatti i crampi possono anche essere dovuti a molte diverse patologie, patologie che possono essere poco gravi o gravi. Potrebbero essere dovuti, ad esempio,

  • ad un’irritazione o una compressione dei nervi spinali,
  • ad una sclerosi laterale amiotrofica,
  • all’arteriosclerosi,
  • alla stenosi del canale vertebrale,
  • ad infezioni croniche,
  • a patologie della tiroide,
  • e ad una cirrosi epatica.

Alberto R

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