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Diabete: sintomi, trattamenti, stili di vita

Col diabete è possibile conviverci anche mediante un’efficace attività di prevenzione delle sue complicanze.

Il diabete in sintesi

Il diabete è una patologia cronica caratterizzata da un elevato tasso glicemico nel sangue dovuto ad un’insufficiente produzione di insulina (l’ormone che provvede al metabolismo degli zuccheri) da parte del pancreas.

 I vari tipi di diabete

Tradizionalmente il diabete viene distinto in due grandi categorie,

  1. il diabete di tipo 1,
  2. il diabete di tipo 2.

Tuttavia, recentemente uno studio svedese basato su 14 mila osservazioni ha sviluppato una nuova classificazione dei tipi di diabete meno semplicistica della prima. Secondo i ricercatori svedesi il diabete di tipo 2 può essere a sua volta suddiviso in 4 grandi sottogruppi (1):

  1. il diabete da un’insulino-deficienza grave, caratterizzato dall’esordio giovanile, dal fatto di colpire persone non obese, e dalla mancata produzione di insulina ma senza i segni di malattia autoimmune;
  2. il diabete da un’insulino-resistente, legato all’obesità e con forti rischi di complicazioni al fegato e ai reni:entrambe queste tipologie hanno, secondo i ricercatori, una precisa caratterizzazione genetica, e sono gravi.
  3. il diabete associato all’obesità,
  4. il diabete associato all’anzianità.

Un’altra classificazione del diabete distingue invece tra (2):

  1. il diabete mellito di tipo tipo 1, che è una malattia autoimmune con una totale carenza d’insulina,
  2. il diabete mellito di tipo 2, che è una malattia metabolica con una insulino-deficienza relativa;
  3. il diabete mellito gestazionale, che é una patologia legata alla gravidanza.
  4. il diabete insipido, che è una malattia rara caratterizzata da una diuresi eccessiva accompagnata da una sete insaziabile: é molto diverso dal più diffuso diabete mellito, e non esiste nessun tipo di correlazione accertata tra i due.

Qualsiasi sia la tipologia di diabete o la classificazione a cui si fa riferimento, la principale caratteristica di tutti i tipi di diabete è sempre l’iperglicemia, cioè un’eccessiva quantità di glucosio nel sangue.

Nel momento in cui la produzione di insulina risulta inadeguata, il livello di glucosio s’innalza provocando il tipico quadro clinico e sintomatico di questa patologia.

Per capire come curare il diabete è necessario comprenderne il meccanismo e riconoscerne i sintomi.

Poi sarà il medico di fiducia a suggerire alcuni esami specifici, in particolare il controllo della glicemia nel corso della giornata, per confermare la presenza della patologia: tuttavia già attraverso alcuni segnali ben precisi è facile sospettare l’esistenza di un diabete.

E stato dimostrato che i pilastri per contrastare e per curare le complicanze del diabete sono un’adeguata alimentazione ed una regolare attività fisica.

I più comuni sintomi legati al diabete

Prima ancora degli accertamenti specifici, il medico potrebbe riconoscere il diabete da una serie di sintomi abbastanza caratteristici:

  • da frequenti episodi di nausea e vomito per un accumularsi di scorie nel sangue (chetoacidosi diabetica),
  • dal un senso di fame e di sete esagerati,
  • dal dimagrimento per l’incapacità del fisico di metabolizzare gli zuccheri,
  • dal glucosio nelle urine, con una conseguente tendenza alle infezioni,
  • da un continuo stimolo ad urinare dovuto alla bassa quantità d’insulina,
  • da astenia, stanchezza cronica e calo della vista, dovuti ai livelli alterati di glicemia.

Se simili sintomi si dovessero notare abbastanza spesso e contemporaneamente, è bene consultare il proprio medico di fiducia, il quale farà gli accertamenti del caso suggerendo di adottare uno stile di vita appropriato.

E’ molto importante poter diagnosticare l’esistenza del diabete fin dalle prime sue manifestazioni in modo da evitare l’insorgere di complicazioni anche piuttosto gravi, come un’iperglicemia molto elevata, od uno stato tossico da chetoacidosi, condizioni che possono portare anche al coma.

Come viene trattato il diabete

Trattare il diabete è piuttosto complesso. Ogni trattamento è finalizzato al mantenimento del tasso di glicemia nella norma, poiché è proprio quest’anomalia che genera i sintomi e le complicazioni della patologia. Seguire una dieta sana, mantenere un peso salutare, partecipare a una qualche attività fisica regolare sono fattori importanti anche nella gestione del diabete.

A. l’alimentazione salutare

Contrariamente a quello che si pensa non esiste una dieta specifica per il diabete. Occorre incentrarla su una maggiore quantità di frutta, verdura, proteine ​​magre e cereali integrali e sulla riduzione di grassi saturi, di carboidrati raffinati e di dolci. Gli alimenti zuccherati sono OK, ma una volta ogni tanto.

B. l’attività fisica

Tutti noi abbiamo bisogno di un regolare esercizio aerobico e le persone diabetiche non fanno eccezione. L’esercizio fisico riduce il livello di zucchero nel sangue spostandolo nelle cellule, dove viene utilizzato per produrre energia. L’esercizio fisico aumenta anche la sensibilità all’insulina, il che significa che il corpo necessita di meno insulina per trasportare lo zucchero alle cellule. Per cui:

  • cerca di fare almeno 30 minuti o più di esercizio aerobico quasi tutti i giorni della settimana,
  • se non sei stato attivo per un po’ di tempo, inizia lentamente ed aumenta gradualmente.

C. i trattamenti per il diabete di tipo 1 e di tipo 2

Il trattamento per il diabete di tipo 1 prevede: delle iniezioni di insulina o l’uso di una pompa per insulina, frequenti controlli della glicemia ed il conteggio dei carboidrati assunti con gli alimenti.

Il trattamento del diabete di tipo 2 comporta principalmente: cambiamenti nello stile di vita, monitoraggio della glicemia, farmaci per il diabete, insulina o entrambi.

D. il monitoraggio della glicemia

Un suo attento monitoraggio è l’unico modo per assicurarsi che il livello di zucchero nel sangue rimanga all’interno dell’intervallo indicato dal medico.

  1. Generalmente le persone col diabete di tipo 2 che non assumono insulina controllano la loro glicemia meno frequentemente di chi la assume.
  2. Questi ultimi, invece, potrebbero dover fare misurazioni 3-4 o anche più volte al giorno.
  3. Le persone che seguono una terapia insulinica potrebbero anche scegliere di monitorare i livelli di zucchero nel sangue con un monitoraggio continuo.

Oltre al monitoraggio giornaliero della glicemia, il medico probabilmente raccomanderà di fare dei regolari test dell’ Emoglobina Glicata (HbA1c) per misurare il livello medio di zucchero nel sangue negli ultimi due o tre mesi.

Rispetto ai ripetuti test giornalieri della glicemia, il test del Emoglobina Glicata (HbA1c) indica meglio quanto bene il piano di trattamento del diabete sta funzionando nel complesso. Un livello elevato di Emoglobina Glicata (HbA1c) può segnalare la necessità di un cambiamento per quanto riguarda il farmaco orale, il regime di insulina o il piano alimentare.

E. la terapia insulinica

Le persone con diabete di tipo 1 – ma anche alcune persone con diabete di tipo 2 o col diabete gestazionale – hanno bisogno della terapia insulinica per sopravvivere.  Ci sono molti tipi di insulina. A seconda delle esigenze, il medico può prescrivere una miscela di tipi di insulina da utilizzare durante il giorno e la notte.

L’insulina non può essere assunta per via orale per abbassare la glicemia, perché gli enzimi dello stomaco interferiscono con l’azione dell’insulina e quindi questa viene iniettata utilizzando un ago sottile e una siringa o una penna per insulina.

Un microinfusore per l’insulina può essere un’opzione. E’ un dispositivo dalle dimensioni di un piccolo cellulare indossato all’esterno del corpo. Un tubo collega il serbatoio di insulina a un catetere che viene inserito sotto la pelle dell’addome.

F. i farmaci

A volte vengono prescritti anche altri farmaci orali o da iniettare.

  • Alcuni farmaci per il diabete stimolano il pancreas a produrre e rilasciare più insulina.
  • Altri inibiscono la produzione e il rilascio di glucosio dal fegato, il che significa che hai bisogno di meno insulina per trasportare lo zucchero nelle cellule.
  • Altri ancora bloccano l’azione degli enzimi dello stomaco o dell’intestino che scompongono i carboidrati o rendono i tessuti più sensibili all’insulina.

La metformina è generalmente il primo farmaco prescritto per il diabete di tipo 2.

Può essere utilizzata un’altra classe di farmaci chiamati SGLT2 inibitori. Funzionano impedendo ai reni di riassorbire lo zucchero nel sangue: invece, lo zucchero viene escreto nelle urine.

G. il trapianto di pancreas

Per alcune persone col diabete di tipo 1 un trapianto di pancreas può essere un’opzione. Ma i trapianti non hanno sempre successo e queste procedure comportano seri rischi.

H. la chirurgia bariatrica

Sebbene non sia specificamente considerato un trattamento per il diabete di tipo 2, le persone col diabete di tipo 2 che sono obese e che hanno un indice di massa corporea superiore a 35 possono beneficiare di questo tipo di intervento chirurgico. La chirurgia bariatrica (o chirurgia dell’obesità) è quella branca della chirurgia che si occupa del trattamento chirurgico dei pazienti affetti da obesità.

I. il trattamento del diabete gestazionale

In gravidanza è essenziale controllare il livello di zucchero nel sangue per mantenere sano il bambino ed evitare complicazioni durante il parto. Oltre ad una dieta sana e all’esercizio fisico, il piano di trattamento può includere il monitoraggio della glicemia e, in alcuni casi, l’uso di insulina o di farmaci orali.

L. il trattamento del pre-diabete

Per chi ha il pre-diabete, le salutari  scelte di vita possono aiutare a riportare il livello di zucchero nel sangue alla normalità o almeno ad impedirgli di salire verso i livelli del diabete di tipo 2.

Può servire mantenere un “giusto” peso attraverso l’esercizio fisico e un’alimentazione sana: esercitarsi almeno 2 ore a settimana è perdere peso può prevenire o ritardare il diabete di tipo 2.

A volte per chi é ad alto rischio di diabete sono un’opzione anche i farmaci come la metformina.

Come e perché occorre tenere sotto controllo il diabete

Le ricerche scientifiche hanno dimostrato che per il mantenimento del benessere e per la prevenzione delle complicanze derivanti da questa malattia, si rivelano indispensabili due fattori:

  1. quello d’imparare ad autogestire il diabete,
  2. quello di tenere sotto controllo la glicemia. (1)

Quanto al suo controllo, va detto che oggi ci si può avvalere dei moderni misuratori di glicemia portatili. Si tratta di dispositivi attraverso i quali si prelevano un paio di gocce di sangue le quali poi vengono poste su una striscia reattiva.

Dopo pochi secondi visualizzano il valore della glicemia, ovvero la concentrazione di zucchero (glucosio) presente nel sangue. Quindi il monitoraggio della glicemia è un’attività che porta via poco tempo.

L’importanza di un adeguato stile di vita

Per ottenere i migliori risultati dalle terapie è necessario seguire uno stile di vita ed un’alimentazione adeguata. Chi soffre di diabete,

  • deve fare piccoli pasti e frequenti, prestando attenzione a non saltarli mai ed a non modificare troppo gli orari al fine di mantenere un tasso glicemico equilibrato e costante.
  • È bene che limiti i dolci e privilegi gli alimenti naturali e semplici, scegliendo cereali integrali poiché rallentano l’assorbimento dei carboidrati, ma anche le carni bianche, le verdure e gli ortaggi, privilegiando la cottura al vapore e alla griglia.
Fonti

www.diabete.com/controllare-la-glicemia-senza-perdere-il-controllo

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21064166

(1) https://www.focus.it/scienza/salute/i-tipi-di-diabete-sono-cinque

(2) https://www.diabete.net/le-tipologie-di-diabete-mellito-e-il-diabete-insipido/conoscere-il-diabete/tutto-sul-diabete/30916/#insipido

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