Home | Salute | Emorroidi | Come curare le emorroidi

Come curare le emorroidi

Le emorroidi possono rendere la vita scomoda. Si sviluppano quando le vene del canale anale si gonfiano e si infiammano in modo anomalo, causando dolore. Le emorroidi sono comuni sia negli uomini che nelle donne: circa la metà viene è colpita da emorroidi entro i 50 anni di età. Le persone affette da emorroidi possono trovare conforto nel sapere che la loro condizione è molto comune (si stima che in Italia circa 3 milioni di persone ne soffrano) ma anche si possono curare in molti modi.

Le emorroidi sono comuni anche nelle donne incinte. La pressione del feto sull’addome, così come i cambiamenti ormonali, causano una dilatazione dei vasi emorroidari. Questi vasi subiscono anche una pressione intensa durante il parto. Per la maggior parte delle donne, tuttavia, le emorroidi dovute alla gravidanza sono solo un problema temporaneo.

Le cause più comuni di emorroidi sono  dovute alla forzatura dei movimenti intestinali dovuta a costipazione, allo stare seduti per lunghi periodi, ed alle infezioni anali. Altri fattori che possono contribuire sono la gravidanza, l’invecchiamento, la costipazione cronica oppure la diarrea, il parto naturale, e i rapporti anali. In alcuni casi, possono anche essere causate da altre patologie, come ad esempio la cirrosi epatica.

Le emorroidi interne e le emorroidi esterne

Le emorroidi possono svilupparsi all’interno del canale anale o vicino all’apertura dell’ano – queste tipologie sono classificate come interne o come esterne.

Le emorroidi esterne solitamente non sono dolorose. Raramente hanno bisogno di trattamento medico, a meno che una vena esploda,  che del sangue si accumuli sotto la cute e si formi un nodulo doloroso (condizione chiamata emorroide trombizzata).

Le emorroidi interne possono essere di dimensioni variabili, da un leggero gonfiore sotto la parete del canale a vene grosse e cadenti che protrudono dall’ano. Ai fini del loro trattamento, le emorroidi interne vengono classificate a seconda delle loro dimensioni:

  • Grado I: La vena protrude, e potrebbe sanguinare durante i movimenti intestinali.
  • Grado II: La vena sporge dall’ano durante i movimenti intestinali, ma rientra da sola.
  • Grado III: La vena sporge durante i movimenti intestinali, ma non rientra da sola. Deve essere inserita con le mani.
  • Grado IV: La vena protrude stabilmente dall’ano, e non può essere inserita nella sua sede normale.

E’ possibile che una persona sia affetta sia da emorroidi interne che esterne allo stesso tempo.

Da cosa dipendono le emorroidi

Le emorroidi sono il risultato di un aumento di pressione sulle vene situate nella pelvi e nella zona del retto, che le porta a protrudere e ad espandersi. L’aumento di pressione è solitamente dovuto a queste circostanze.

  • Alle abitudini intestinali dannose – come la forzatura dovuta ad una costipazione prolungata o la diarrea;
  • all’ essere sovrappeso, che spesso porta ad una forzatura del passaggio delle feci;
  • allo stare in piedi o seduti per lunghi periodi;
  • al respirare in modo sbagliato quando si sollevano dei pesi (inspirare, invece di espirare mentre si solleva il peso);
  • alla gravidanza, che dà come risultato un aumento del flusso sanguigno nella zona pelvica;
  • alle spinte e alla pressione del parto naturale;
  • a condizioni mediche come patologie croniche del cuore e del fegato, che causano un ristagno di sangue nell’addome e nella pelvi;
  • ad infezioni anali;
  • al tossire, allo starnutire o al vomitare;
  • a fattori genetici (ereditari).
curare le emorroidi
messaggio promozionale

Le cure per le emorroidi

Il trattamento delle emorroidi dipende dal grado di prolasso e dall’estensione dei sintomi.

cure e rimedi naturali contro le emorroidi

I cambiamenti nello stile di vita sono una parte integrante di ogni trattamento  naturale e possono essere adottati dai soggetti con qualsiasi stadio di patologia emorroidaria, come misura preventiva. Alcune consigli per le emorroidi lievi:

  • Non stare seduto per lunghi periodi, ma prenditi pause frequenti.
  • Inserisci della vaselina nel bordo interno dell’ano, per rendere meno dolorosi i movimenti intestinali.
  • I prodotti per ammorbidire le feci possono ridurre la forzatura e la costipazione durante i movimenti intestinali.
  • Pulisciti in modo delicato dopo ogni movimento intestinale. Se la carta igienica è irritante, prova prima ad inumidirla, oppure usa dei batuffoli di cotone o salviettine per bambini senza alcol. Potresti volerti direttamente lavare per poi asciugare l’area affetta.
  • E’ importante mantenere l’area anale pulita, ed è consigliabile lavarsi regolarmente. Ma fai attenzione: un’eccessivo strofinamento, specialmente con il sapone, può intensificare il bruciore e l’irritazione. Usa dei saponi che non contengono profumi o coloranti.
  • Resisti alla tentazione di grattare l’area, poiché ciò irrita ancora di più le vene infiammate, danneggia la cute circostante, ed intensifica il prurito.
  • Gli unguenti che contengono idrocortisone potrebbero aiutare a ridurre l’infiammazione ed accelerare la guarigione.
  • Gli antidolorifici da banco e gli antinfiammatori non-steroidei possono aiutare col dolore ed il gonfiore.
  • Per alleviare il dolore e il prurito, applica ghiaccio molte volte al giorno per 10 minuti alla volta. Dopodiché applica un’impacco caldo (come un asciugamano caldo e umido) sull’area anale per altri 10-20 minuti.

cure e rimedi per le emorroidi esterne

Le emorroidi esterne solitamente non necessitano di un trattamento chirurgico, a meno che una delle vene ingrossate vicino all’ano esploda, formando un nodulo duro ed estremamente doloroso, sotto la cute (emorroide trombizzata).

Se il dolore non è troppo intenso, i prodotti per ammorbidire le feci, le creme antidolorifiche topiche, e i bagni in posizione seduta (stando seduti in una vasca di acqua calda per 15 minuti molte volte al giorno, specialmente dopo un movimento intestinale) dovrebbero essere sufficienti.

Se il dolore è intenso, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico. Se il nodulo non viene rimosso entro 24-48 ore, il dolore diminuirà gradualmente entro i 4-5 giorni successivi. La cute che ricopre il nodulo potrebbe rompersi da sola, causando un leggero sanguinamento. Con una buona cura di sé, il dolore e il sanguinamento finiranno entro due settimane (sebbene il nodulo potrebbe rimanere per più tempo).

cure e rimedi per le emorroidi interne

Le creme e le supposte anestetiche per ridurre l’infiammazione potrebbero alleviare l’irritazione e il dolore. Le emorroidi interne che continuano a sanguinare dopo un periodo di trattamenti casalinghi, o che diventano così grandi da sporgere dal tuo ano, potrebbero aver bisogno di un trattamento professionale.

I trattamenti chirugici e non chirugici

Questa sezione tratta le procedure chirurgiche e correttive per le emorroidi interne ed esterne.

emorroidi esterne

Il trattamento più efficace per le emorroidi trombizzate esterne (un tipo di emorroidi esterne che causa un nodulo doloroso) è di drenarle chirurgicamente, dando un sollievo immediato dal dolore.

I trattamenti conservativi per le emorroidi esterne trombizzate prevedono di sedersi in un bagno caldo, l’assunzione di analgesici leggeri,  prodotti per ammorbidire le feci così da migliorare i sintomi.

La rimozione chirurgica (emorroidectomia) viene considerata solo per le emorroidi esterne, quando le vene sono così ingrossate da causare un fastidio significativo e rendere difficile il mantenimento della pulizia della zona anale. Se i lembi di pelle causano problemi ripetuti, possono essere rimossi chirurgicamente.

emorroidi interne

I trattamenti non-chirurgici vengono utilizzati per curare la maggior parte delle emorroidi interne lievi (gradi I e II) e alcune di quelle più gravi (grado III). L’obiettivo della maggior parte delle procedure non-chirurgiche è di interrompere il flusso di sangue diretto alla vena dilatata, causandone la caduta con formazione di una cicatrice al suo posto, sulla parete del canale anale. Queste procedure sono dette fissative, perché la cicatrice trattiene le vene vicine dal ricadere nel canale anale. Le procedure fissative includono:

  • la legatura con elastico – un piccolo elastico di gomma viene legato attorno all’emorroide prolassata, interrompendone l’afflusso sanguigno. L’emorroide appassisce entro qualche giorno. Questo metodo è indolore e ha una probabilità di successo del 75%.
  • la coagulazione o cauterizzazione – utilizzando una sonda elettrica, un raggio laser o una luce infrarossa, con una piccola bruciatura viene  sigillata l’estremità dell’emorroide, facendola chiudere e ritirare.
  • le iniezioni sclerosanti- nelle emorroidi vengono iniettate delle sostanze chimiche le quali creano una cicatrice e chiudono l’emorroide. Con una probabilità di successo del 90%, questa procedura è spesso la prima scelta. I risultati tuttavia non sono permanenti, e potrebbero essere necessarie iniezioni ripetute ogni due o tre anni. La maggior parte delle emorroidi interne risponde ai trattamenti non-chirurgici.

La rimozione chirurgica delle emorroidi (emorroidectomia) ha maggior successo nel trattare le forme più gravi di emorroidi interne (gradi III e IV). Le emorroidi interne più lievi vengono trattate chirurgicamente solo quando causano problemi gravi (ovvero quando una persona ha molte emorroidi; quando non è possibile controllare il sanguinamento con altre terapie; o quando una persona ha emorroidi sia esterne che interne).

Altri trattamenti non chirurgici solo: diatermia bipolare ed elettroterapia a corrente continua, crioterapia, laserterapia, e altro.

La prevenzione delle emorroidi

La prima terapia per le emorroidi inizia a casa. Affinché esse vengono aggravate dal passaggio forzato delle feci, cambia le tue abitudini quotidiane per favorire dei movimenti intestinali semplici e regolari può aiutare ad alleviare i sintomi e a far sì che le emorroidi non peggiorino. Metà di tutte le persone affette da emorroidi trovano sollievo grazie ai soli cambiamenti nella dieta. Ecco come.

  • Evita la costipazione mangiando cibi ad alto contenuto di fibre (frutta, verdura, pane integrale, legumi) ed evita i cibi raffinati e quelli «spazzatura». Se la sola dieta non funziona, potrebbe essere necessario aggiungere grandi quantità di lassativi.
  • Bevi molta acqua, succhi di frutta e altre bevande senza caffeina.
  • Limita il consumo di alcol limitandoti ad un drink al giorno. L’alcol causa disidratazione, la quale può portare a costipazione.
  • Monitora il tuo introito di sali. Un’eccesso di sali nella dieta causa ritenzione idrica, la quale può portare ad una dilatazione delle vene, comprese le emorroidi.
  • L’esercizio fisico regolare è importante, specialmente se fai un lavoro sedentario. Esso ti aiuta a mantenere basso il peso, a ridurre la costipazione ed a potenziare il tono muscolare. Esercitati spesso per favorire dei movimenti intestinali regolari e semplici.
  • Assumi delle buone abitudini per quanto riguarda il tuo intestino. Vai al bagno ogni volta che senti il bisogno di scaricare. Cerca di stabilire degli “orari di routine” in cui andare in bagno senza dover affrettarti o sforzarti. Una volta in bagno, non rimanere seduto più del necessario, perché questo può porre una pressione maggiore sulle vene emorroidarie. Non forzare l’uscita delle feci. Rilassati e datti il tempo per lasciare che ciò accada naturalmente. Non trattenere il fiato quando scarichi le feci.
  • Modifica le tue abitudini quotidiane. Evita di stare troppo tempo seduto e/o in piedi quando lavori o nel tempo libero. Fai passeggiate brevi e frequenti. Se possibile, evita di sollevare frequentemente dei pesi oppure degli oggetti pesanti. Se devi alzare dei pesi, espira sempre nell’atto di sollevare; non trattenere il fiato quando sollevi un peso.
  • Se sei incinta, dormire sul fianco ridurrà la pressione sui vasi sanguigni della tua pelvi. Ciò può impedire alle emorroidi di ingrossarsi.

Quando consultare un medico

È consigliata una visita dal medico quando:

  • Si verificano sanguinamenti rettali senza apparente motivo, se ciò non è associato al tentativo di espellere le feci.
  • Il sanguinamento rettale continua per più di una settimana.
  • Le feci diventano più strette del normale.
  • Un nodulo vicino all’ano diventa più grande o più doloroso.
  • Il dolore o il gonfiore dovuti alle emorroidi si fanno intensi.
  • Un dolore moderato che dura più di una settimana dopo una terapia “casalinga”.
  • Il sanguinamento rettale diventa intenso e/o cambia colore, da rosso acceso a rosso scuro, o se le feci cambiano colore.
Torna in alto