Gli interventi di blefaroplastica laser

La blefaroplastica è un’operazione chirurgica sulle borse adipose sopra e sotto gli occhi.
Grazie ai suoi costi relativamente bassi, questo tipo di intervento viene praticato sempre di più, sia per ragioni estetiche sia per ragioni funzionali.

Blefaroplastica laser, in sintesi

La blefaroplastica laser è un intervento sulle palpebre funzionale alla rimozione di difetti estetici (e talvolta anche per facilitare la vista) non molto costoso, mini-invasivo, rapido, quasi indolore. Si tratta di una operazione che viene eseguita in day-hospital. Per meglio capire di che cosa si tratta, per prima cosa è opportuno conoscere la funzione delle nostre palpebre.

Le palpebre

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Le palpebre sono delle strutture che coprono i nostri occhi al fine di proteggerli da luce ed agenti esterni.

Le palpebre sono delle strutture cutaneo-membranose molto complesse che ricoprono i nostri occhi al fine di proteggerli dalla luce e dagli agenti esterni. Sono costituite da due facce, una interna o congiuntivale ed una esterno cutanea.

Sotto la cute palpebrale si trova il muscolo che permette il movimento delle stesse. E’ il cosiddetto muscolo tarsale superiore.

Le palpebre sono quindi provviste di ghiandole lacrimali e ciglia, che col loro “sbattere” consentono l’idratazione della cornea.

Nella parte esterna, la palpebra è ricoperta da uno strato di cute al di sotto del quale si trova il connettivo sottocutaneo e il connettivo sotto-muscolare.

Il muscolo elevatore della palpebra e il suo antagonista, il muscolo orbicolare, contribuiscono all’ammiccamento fisiologico che svolge un ruolo essenziale nel mantenere idratate le strutture a contatto con l’atmosfera.

Infine, in ciascuna della due palpebre abbiamo le lamine tarsali – spesse lamine allungate di tessuto connettivo denso.

Queste lamine danno forma e sostegno alle palpebre stesse. La lamina palpebrale superiore si connette l’aponeurosi del muscolo elevatore superiore delle palpebre.

Il passare dell’età e l’effetto del sole sulla delicata cute palpebrale possono causare una perdita di elasticità della stessa.

Questo fatto produce “la caduta” delle palpebre superiori e lo sviluppo di borse sulle palpebre inferiori.

In tali casi può essere necessario (o desiderato) un intervento medico chirurgico per correggere o ripristinare i rapporti fisiologici di dette strutture.

la palpebra
La palpebra. Foto: Corriere della sera

I tipi di blefaroplastica

La blefaroplastica (blefaro = ciò che sta in relazione con le palpebre) è un intervento di chirurgia plastica. Consiste in un’operazione chirurgica di ricostruzione delle palpebre per correggere gli eccessi cutanei ed eliminare le borse adipose sopra e sotto gli occhi.

Grazie ai suoi costi relativamente bassi, questo tipo di intervento sta diventando sempre più popolare nel sia per ragioni estetiche sia per ragioni funzionali.

A seconda del dove vengono eseguiti, gli interventi di blefaroplastica possono essere i seguenti.

blefaroplastica inferiore

  • Questo intervento interessa esclusivamente la palpebra inferiore.
  • Viene praticata un’incisione al di sotto delle ciglia inferiori.
  • Successivamente al taglio – che può essere fatto sia con i bisturi che con il laser –  vengono eliminati la pelle, il muscolo e il grasso in eccesso.
  • In alcuni casi, una parte del grasso viene riposizionata per dare all’occhio un aspetto più giovanile.
  • Dopo una blefaroplastica inferiore rimane una piccola cicatrice nella piega naturale della palpebra che dopo pochi giorni tende a sparire.

blefaroplastica superiore

  • Questo intervento interessa esclusivamente la palpebra superiore.
  • Una volta fatta l’incisione, la pelle in eccesso viene asportata e, laddove presenti, vengono asportate anche le borse di grasso.
  • La risultante cicatrice sulla palpebra superiore tende a sparire in breve tempo.

blefaroplastica totale

  • Si definice blefaroplastica totale quell’intervento con cui si eseguono sia la blefaroplastica superiore che la blefaroplastica inferiore.

blefaroplastica transcongiuntivale

  • La blefaroplastica transcongiuntivale viene eseguita sulla palpebra inferiore.
  • Prevede un’incisione all’interno della palpebra sul versante congiuntivale.
  • Rispetto alla blefaroplastica inferiore, oltre che all’eliminazione della cicatrice esterna, questa tecnica consente di ridurre il rischio di distorsioni del margine palpebrale.
  • Per contro, la blefaroplastica transcongiuntivale non può correggere l’eccesso di pelle o di muscolo, come possono fare la blefaroplastica inferiore e superiore.

Interventi ablativi e non ablativi

A seconda di come vengono eseguiti, gli interventi di blefaroplastica si suddividono,

  1. in interventi di chirurgia ablativa in cui si opera incidendo sui tessuti;
  2. in interventi di chirurgia non ablativa in cui l’eccesso di cute viene rimosso senza bisturi e senza laser.
La palpebra
La blefaroplastica laser è utilizzata per migliorare l’aspetto estetico oppure per risolvere alcuni problemi funzionali delle palpebre. Foto: Guy Massry

ablativi

Gli interventi ablativi possono essere,

  1. di blefaroplastica col bisturi 
    • Si pratica un’incisione sulla palpebra per mezzo di bisturi.
    • Quindi si scolla il tessuto adiposo dalla cute al fine di eliminarne quello in sovrappiù insieme alla pelle in eccesso.
  2. di blefaroplastica col laser
    • Si fanno servendosi di un laser, ovvero di un raggio ad anidride carbonica che agisce sul contenuto d’acqua delle cellule vaporizzandole.
    • La blefaroplastica laser consente di effettuare incisioni di estrema precisione.
    • Inoltre, l’elevata energia del fascio luminoso cauterizza istantaneamente le incisioni evitandone il sanguinamento tipico delle operazioni con i bisturi.
    • Spesso sono i clienti stessi a richiedere l’utilizzo del laser al fine di evitare antiestetiche cicatrici residue dopo l’intervento.

non ablativi

Quanto agli interventi non ablativi va detto,

  • che esiste una procedura che viene eseguita per mezzo di un generatore elettrico di plasma che sfrutta la ionizzazione dei gas contenuti della aria per creare un minuscolo arco elettrico, il quale viene utilizzato per incidere sulle le zone epidermiche (cioè quelle più esterne della pelle) e dermiche (cioè gli strati della cute posto sotto l’epidermide) da trattare;
  • che tuttavia si tratta di una tecnica relativamente recente che non pretende di sostituirsi con una sola applicazione agli interventi di blefaroplastica.

La blefaroplastica laser: per chi é utile; come e da chi viene eseguita

La blefaroplastica laser è un intervento mini-invasivo, rapido, pressoché indolore, utile per chi vuol migliorare la propria immagine senza dover spendere tempo e soldi. Tuttavia può essere anche utilizzata per correggere la funzionalità visiva.

Gli aspetti per cui più viene apprezzato queso tipo di intervento  – in cui viene utilizzato un fascio laser in combinazione con sostanze vasocostrittori  – sono la possibilità di farlo in day hospital, e solo in anestesia locale.

come  viene fatto questo intervento

La blefaroplastica laser – a parte  l’impiego di un raggio laser al posto del bisturi – è molto simile alla blefaroplastica tradizionale. L’intervento viene fatto dopo una sedazione endovenosa ed un’anestesia locale. Il paziente viene dimesso in giornata. Nelle 24 ore successive all’operazione sono necessarie alcune medicazioni.

la convalescenza

Lasciato l’ospedale, dopo 4-5 giorni di convalescenza scompare il gonfiore ed è possibile togliere i punti di sutura. Una settimana dopo l’intervento, la maggior parte delle persone è in grado di riprendere con una vita normale. Un leggero ematoma nella zona operata potrà eventualmente permanere anche anche nelle 1-2 settimane successive.

il costo

Come accennato sopra, la blefaroplastica laser viene pressoché quasi sempre richiesta per ragioni estetiche.

In tal caso il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) non copre alcuna spesa e il paziente deve sostenere tutto il costo dell’operazione, che si aggira tra i 2.000 ed i 6.000 euro, a seconda che si tratti di una blefaroplastica parziale (superiore o inferiore) o totale.

Invece, nei casi in cui  si sia in presenza di problemi funzionali (ad esempio, laddove la caduta della palpebra limita più del quaranta percento del campo visivo) il SSN copre completamente i costi dell’intervento.

Per maggiori informazioni contattate al riguardo il vostro medico di famiglia.

chi pratica questo intervento

Ad oggi, non esiste in Italia una specializzazione in medicina estetica. I trattamenti di medicina estetica possono essere eseguiti da un qualsiasi medico purché in possesso di laurea ed abilitazione all’esercizio della professione, iscritto presso l’Ordine dei Medici.

i suoi vantaggi

Rispetto alla tecnica tradizionale con bisturi, la blefaroplastica laser offre i seguenti vantaggi:

  1. anestesia locale + sedazione profonda;
  2. riduzione dei tempi chirurgici;
  3. riduzione al minimo del sanguinamento, grazie a particolari sostanze vasocostrittici somministrate in fase anestesiologica;
  4. operazione in day-hospital;
  5. precisione del laser;
  6. ripresa immediata nel post-operatorio;
  7. sensibile riduzione dei tempi di convalescenza;
  8. non visibilità delle cicatrici;
  9. risultati stabili nel tempo;

La blefaroplastica laser viene spesso combinata con un lifting endoscopico per migliorare l’apparenza delle zone circostanti agli occhi.

Si tratta di una tecnica che si avvale di piccole incisioni millimetriche eseguite sulla sommità della fronte per introdurvi una piccola telecamera in grado di riprodurre su di un monitor quanto accade sotto la pelle.

Con l’ausilio di particolari micro-strumenti, i tessuti profondi vengono riposizionati e fissati per mezzo di coni e i ganci frontali riassorbibili.

per chi è utile

La blefaroplastica laser è consigliato per chi vuole migliorare il proprio aspetto o per chi ha problemi funzionali con le palpebre. La chirurgia può intervenire su,

  • chi ha borse e macchie nella parte inferiore degli occhi;
  • chi ha un eccesso di pelle che appesantisce la piega naturale delle palpebre;
  • chi ha le “palpebre cadenti”;
  • chi presenta un gonfiore nelle palpebre;
  • chi ha rughe evidenti nella parte inferiore degli occhi;
  • chi ha la visibilità compromessa da una “palpebra cadente” o gonfia.

in quali persone può essere eseguita

La blefaroplastica laser viene di solito eseguita sulle persone,

  • di età inferiore agli 80 anni;
  • in buone condizioni di salute generale e, in particolare, senza disturbi cardiaci;
  • non sofferenti di diabete o disfunzioni tiroidee;
  • non affetti da infezioni o allergie agli occhi.

Le possibili complicanze di questo intervento

Le complicanze, nell’immediato sono quelle di ogni intervento chirurgico:

  • reazioni allergiche all’anestesia;
  • infezioni (anche se comunque sono estremamente rare)

Per scongiurare le reazioni allergiche, durante l’operazione è presente anche un anestesista.

Per ovviare alle seconde, dopo l’intervento viene somministrata una terapia antibiotica.

A parte i fastidi transitori che si risolvono nel giro di qualche giorno e che possono essere costituiti da lacrimazione, bruciore, prurito, secchezza degli occhi, le più comuni complicanze post-operatorie possono eventualmente essere date da,

  • degli ematomi;
  • delle infezioni;
  • una diminuzione della sensibilità nelle palpebre nei primi giorni dopo l’intervento (poi scompare);
  • un leggero grado di ectropion.

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