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Biochetasi® supposte e bustine: a cosa serve e come prenderlo

Biochetasi® è un farmaco prodotto dalla casa farmaceutica Avantgarda S.p.a., ed è in vendita sotto varie formulazioni, in particolare sotto forma di bustine e di supposte.

biochetasi

 

E’ un farmaco comunemente utilizzato per risolvere disturbi gastrici.

In questo articolo illustreremo i componenti di Biochetasi® e il loro meccanismo d’azione, così che tu possa comprendere meglio a cosa serve e le situazioni in cui è utile la sua assunzione. Ti spiegheremo anche come è opportuno prenderlo.

Formulazion in supposte e in bustine

Biochetasi® è un farmaco che serve in caso di determinati disturbi gastrici, come l’iperacidità, la nausea, il vomito, il reflusso gastrico e le difficoltà digestive. Agisce rapidamente ed è ben tollerato e -come poi vedremo- è indicato anche per le donne in gravidanza contro la nausea mattutina.

Biochetasi® riesce a svolgere tutte queste funzioni perché è composto da diversi elementi, dei quali associa i loro principi attivi e, per questa ragione, è definito un policomposto.

Oltre ad essere utile nei casi di questi problemi a livello di stomaco, dove svolge una funzione antiacidosica, può trattare anche stati di chetoacidosi. Inoltre, grazie all’azione dei suoi diversi componenti, è utile per ristabilire i livelli fisiologici la concentrazione del potassio intracellulare. Agisce anche su alcuni cicli metabolici riportandoli a un corretto funzionamento, fungendo anche da integratore di sostanze con azione enzimatica e coenzimatica.

Viene venduto sotto varie forme; noi parleremo in particolare di,

  • Biochetasi® supposte: scatola da 6 supposte da 1,750 g, farmaco senza obbligo di prescrizione medica (SOP);
  • Biochetasi® bustine: scatola da 20 bustine di granulato effervescente, farmaco da banco (OTC).

Acidosi e chetoacidosi

In condizioni fisiologiche il pH sanguigno ha valori compresi tra 7.35 e 7.45, ovvero è lievemente basico/alcalino. Si tratta di un’intervallo molto stretto in cui i valori possono oscillare e non devono superare affinché il nostro corpo continui a svolgere numerose funzioni.

Tuttavia quotidianamente il nostro corpo produce prodotti acidi, soprattutto attraverso il metabolismo dei nutrienti, ma, in condizioni fisiologiche, questi non vanno ad alterare il pH sanguigno, spostandolo al di fuori di questo intervallo; questo perché siamo dotati di sistemi tampone estremamente efficaci che comprendono il sistema del bicarbonato, proteine e ioni fosfato, che attraverso diverse reazioni chimiche neutralizzano i composti acidi, e grazie a due organi, i polmoni, che esercitano la loro azione tampone eliminando acidi sottoforma di anidride carbonica in tempi rapidi, e i reni, che, invece, in tempi leggermente più lunghi, si occupano della riassorbimento del bicarbonato.

Si parla di acidosi quando il valore del pH sanguigno è inferiore rispetto all’intervallo fisiologico; questo può accadere per un aumento dell’anidride carbonica nel sangue (acidosi respiratoria) o per una riduzione dell’azione tampone dei bicarbonati (acidosi metabolica) che si verifica per accumulo di acidi, prodotti dall’organismo (ovvero dal metabolismo) o immessi dall’esterno, o perché i reni non riassorbono il giusto quantitativo di bicarbonati stessi.

La chetoacidosi è una condizione patologica che si verifica quando il nostro organismo per diverse cause (la più comune è la carenza di insulina nel diabete) per produrre energia utilizza principalmente il metabolismo lipidico invece di quello glucidico. Bruciando acidi grassi e trigliceridi, però, si producono anche corpi chetonici (composti acidi) che vanno ad accumularsi nel sangue. Se abbiamo un eccessiva produzione di corpi chetonici questi provocano la diminuzione del pH sanguigno e, la conseguente, acidosi.

Situazioni tipiche che possono portare a un’alterazione del metabolismo e dare acidosi metabolica sono febbre e inappetenza in età infantile, gravidanza, vomito, insufficienza epatica grave, ustioni estese, problemi nella digestione.

Biochetasi: sua composizione e suoi meccanismi d’azione

Come si evince da quanto detto sopra, l’acidosi è una condizione complessa e, per ripristinare i suoi valori fisiologici è opportuno intervenire a più livelli. Biochetasi® associa i principi attivi di vari composti per avere un effetto polivalente risolvendo l’acidosi, disintossicando l’organismo, contrastando cause e manifestazioni cliniche viste sopra e ristabilendo l’equilibrio della salute del tratto gastrointestinale.  I componenti di Biochetasi sono:

  • il sodio citrato,
  • il potassio citrato,
  • la tiamina difosfato,
  • la riboflavina monofosfato monopodico,
  • la vitamina B6 cloridrato,
  • l’ acido citrico.

Biochetasi, quindi, ha azione antiacida a livello gastrico grazie al citrato di sodio e di potassio e all’acido citrico, che funzionano da antiacidi e disintossicanti poiché si comportano da sali, e tamponano l’acidità gastrica per diverse ore.

Inoltre agisce a livello del metabolismo fornendo enzimi e coenzimi (come diversi elementi della famiglia delle vitamine B) e sostanze che risolvono l’alterazione o il blocco metabolico che portava all’accumulo di acidi. In questa classe di elementi troviamo la tiamina difosfato, o vitamina B1: un coenzima che favorisce il corretto utilizzo degli zuccheri e dei lipidi, riducendo la chetoacidosi; la riboflavina monofosfato monopodico, o vitamina B2, che ripristina il metabolismo alterato di zuccheri e lipidi; e la vitamina B6, che è un coenzima fondamentale per lo svolgimento di numerose vie biochimiche, soprattutto in quelle implicate nella trasformazione del cibo in energia.

Posologia

Bustine. La dose consigliata di Biochetasi Bustine è di 2 bustine 3 volte al giorno negli adulti; mentre nei bambini con età inferiore a 12 anni è di 1 bustina sempre 3 volte al giorno. Per assumere Biochetasi bustine bisogna far disciogliere il contenuto di 1 o 2 bustine (a seconda dell’età) in mezzo bicchiere d’acqua e sorseggiarlo lentamente, un sorso ogni 2 o 3 minuti. È importante sorseggiare lentamente la soluzione poiché Biochetasi Bustine che contiene un’elevata concentrazione di zuccheri per rendere gradevole la sua assunzione. L’ingestione rapida di bevande con un contenuto così alto di zuccheri tende a provocare nel nostro organismo il vomito riflesso: per ovviare a questa reazione basta seguire le indicazione e bere sorseggiando il liquido lentamente.

Supposte Per Biochetasi Supposte la dose indicata è di 1 o 2 supposte al giorno secondo il parere del medico.

L’assunzione può avvenire in qualsiasi momento della giornata, sia dopo sia prima dei pasti; in caso di nausea e, soprattutto, di vomito è consigliabile usare la formulazione in supposte di Biochetasi, piuttosto che le bustine.

È importante che la terapia a base di Biochetasi venga effettuata per BREVI periodi di tempo, e non superare le dosi indicate dal foglietto illustrativo e dal medico.

Biochetasi: prezzi e offerte online

Come indicato sopra, l’acquisto di Biochetasi® supposte e bustine non richiede prescrizioni medicche. Questi farmaci possono essere perciò acquistati anche online, dove è più facile comparare le offerte delle diverse farmacie.

Nel caso fondi interessato, puoi controllare i prezzi e le condizioni offerte dalle farmacie consigliate dalla redazione di Segreti di Benessere.

Biochestasi bustine

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Biochetasi supposte

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Biochetasi e le alterazioni metaboliche

Le alterazioni metaboliche scaturiscono da un’alterazione di quei processi biochimici con i quali le cellule scompongono  carboidrati, proteine e lipidi  in composti più semplici per ricavarne l’energia. Le alterazioni metaboliche possono avere diverse cause. Nella maggior parte dei casi, come abbiamo detto, si manifestano con acidosi, soprattutto nei bambini e in donne in gravidanza, e o con intossicazione per accumulo di composti chetonici e acidi, come nel caso di problemi nella digestione, negli attacchi febbrili (soprattutto nei bambini) o nelle ustioni estese. Biochetasi agisce a più livelli, e per questa ragione è indicato per il trattamento di:

  • iperacidità gastrica,
  • difficoltà nella digestione,
  • insufficienza epatica,
  • acidosi diabetica,
  • stati chetonemici,
  • nausea in gravidanza,
  • stati febbrili in età pediatrica (in molti casi provoca chetosi).

Indicazioni ed avvertenze circa l’utilizzo di Biochetasi

Biochetasi NON deve essere utilizzato da pazienti allergici a uno dei componenti di questo farmaco od a composti simili dal punto di vista chimico e/o a uno degli eccipienti (controllare attentamente l’elenco degli eccipienti sul foglietto illustrativo).

Se non si ottengono dei a seguito a un trattamento di breve periodo, bisogna contattare il proprio medico.

Come detto nella «Posologia», Biochetasi bustine contiene un’elevato contenuto di zuccheri, per cui il suo utilizzo potrebbe essere sconsigliato  ai diabetici o ai pazienti che devono seguire un regime dietetico ipocalorico: si consiglia di contattare il medico che indicherà il dosaggio e/o la terapia più opportuna.

Anche i soggetti ipertesi devono prestare attenzione, poiché Biochetasi contiene sodio: si consiglia di chiedere consiglio al che valuterà lo stato di gravità o meno della situazione.

Biochetasi non contiene glutine, per cui pazienti celiaci possono assumerlo senza problemi.

Effetti collaterali e interazioni con altri farmaci

Seguendo attentamente le indicazioni illustrate nel foglietto illustrativo, NON  si rileva che sono stati registrati effetti collaterali a Biochetasi. Qualora si manifesti o si pensa si possa manifestare qualsiasi tipo di reazione allergica, o si percepisca un peggioramento dello stato clinico, bisogna interrompere la terapia e contattare il proprio medico.

NON sono stati registrati particolari interazioni con altri farmaci od altri tipi di alimenti. Tuttavia, se si sta facendo uso di altri farmaci per qualche terapia, o si assumano altre sostanze, come integratori ecc, si consiglia di comunicarlo al medico curante od al farmacista.

I pazienti affetti dal Morbo di Parkinson  debbono fare attenzione perché potrebbero assumere il farmaco levodopa, i cui effetti potrebbero essere diminuiti o annullati dalla Vitamina B6.

Biochetasi è un farmaco molto sicuro (in quanto sicuri  sono i suoi composti), e risulta ben tollerabile dal nostro organismo su cui esplica le sue funzioni molto rapidamente.

NON sono registrati casi di assuefazione o dipendenza questo farmaco.

Biochetasi in gravidanza

Come detto nel paragrafo precedente, Biochetasi, sia supposte sia bustine è un farmaco molto ben tollerato e che non presenta particolari effetti collaterali o interazioni con altri farmaci. Non presentando rischi pericolosi, può essere utilizzato dalle donne in gravidanza in caso si presentassero i tipici problemi intestinali come le nausee mattutine (soprattutto nel primo trimestre), ed alle mamme durante l’allattamento. Le nausee in gravidanza sono dovute diversi fattori, tra cu la predisposizione genetica, alti livelli dell’ormone betaHCG e di estrogeni, difficoltà digestive generali, carenze vitaminiche ed alterazioni della funzionalità della tiroide.  Quei sarà loro utile, oltre che al riposo, trascorrere molte ore all’aria aperta, mangiare cibi sani e leggeri, e per contrastare questo disturbo, è indicato l’uso di Biochetasi  (l’acido citrico e il citrato di sodio e potassio sono antiacidi e disintossicanti ed aiutano la digestione,  le vitamine della famiglia B ripristinano le alterazioni del metabolismo glucidico e lipidico).

Biochetasi nei bambini

Trattamenti a base di Biochetasi possono essere effettuati senza problemi anche nel caso di neonati e bambini qualora soffrano di qualsiasi disturbo segnalato nelle «Indicazioni». Ovviamente, sarebbe opportuno e consigliabile contattare e chiedere il parere del pediatra per valutare attentamente lo stato clinico del bambino e la terapia migliore nel suo caso. Uno dei casi più frequenti per cui si ricorre all’utilizzo di Biochetasi nei bambini è il generalmente detto “acetone”.

L’acetone è una chetosi, ovvero una patologia metabolica temporanea che si verifica quando nel nostro sangue non ci sono più a disposizione zuccheri per la produzione di energia e il nostro organismo inizia a usare, allora, i lipidi con conseguente produzione di corpi chetonici, tra cui l’acetone. I sintomi tipici sono: alito che odora di frutta marcia, lingua secca, dolore addominale, mal di testa, febbre, vomito, disidratazione e debolezza. La terapia  per questi casi prevede la reintegrazione di zuccheri, ma se ciò avviene troppo velocemente si può avere la reazione del vomito riflesso, per questo motivo, e per contrastare nausea e vomito, è indicato l’utilizzo di Biochetasi.  E bene contattare il pediatra prima della somministrazione che indicherà la dose più opportuna: tendenzialmente una bustina per tre volte la giorno o mezza supposta, più indicata in caso di vomito profuso e bambini molto piccoli.

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