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Ashwagandha: proprietà e benefici del “ginseng indiano”

L’ashwagandha

L’ashwagandha

L’ashwagandha è una pianta della famiglia delle solanacee. Il suo nome scientifico è withania somnifera. Ashwagandha in sanscrito significa «odore di cavallo»  per l’odore delle sue radici, simile a quello del sudore di cavallo.

Si tratta di un arbusto erbaceo ricoperto di piccoli peli, alla base legnoso, che può arrivare ad una altezza di 170 cm,  e che cresce fino ai 1.500 metri sul livello del mare soprattutto in India ed in Nepal, ma anche in Africa e nell’Italia insulare. Preferisce le sone  aride. E’ robusto, potendo sopravvivere sia a temperature molto alte sia a basse temperature.

Negli estratti di ashwagandha sono stati identificati fino a 35 diversi fitochimici. [9

I suoi princìpi chimici più utili si trovano principalmente nelle sue radici. Ma anche altre parti della pianta ne contengono in proporzioni variabili. Tra questi vale la pena menzionare gli alcaloidi, le saponine, i lattoni steroidei (witanolidi), i polifenoli, i fitosteroli, gli acidi grassi, ecc.

L’ashwagandha nella medicina

L’ashwagandha nelle medicine tradizionali e in quella moderna

Ashwagandha
Ashwagandha

Nella medicina ayurvedica, l’ashwagandha viene usata a scopo curativo da più di tremila anni. Pare che le radici di questa pianta fossero utilizzate anche dalle popolazioni native dell’Africa e del nord America, Anche oggi trovano impiego nella medicina tradizionale cinese.

Questa pianta ha una vasta gamma di proprietà benefiche per la salute, in particolare proprietà anti-cancerogene e antidiabetiche.

E’ utile nei trattamenti delle infiammazioni, dell’artrite, dell’asma, dell’ipertensione, dello stress e dei reumatismi.

E’ stata anche utilizzata per le sue proprietà antiossidanti, antibatteriche, anticonvulsionanti, e come ausilio nel rafforzamento del sistema immunitario.

Con una serie di ricerche indipendenti, svolte per lo più in ambito accademico, la medicina moderna ha indagato sulle proprietà terapeutiche che le tradizioni e le medicine «alternative» associano a questa pianta.

Possiamo dire in generale che molti degli studi scientifici effettuati sull’ashwagandha hanno confermato il potenziale terapeutico di questa pianta, in particolare le sue proprietà anti-infiammatore, anti-ossidanti, anti-stress, soporifere, anti-artritiche ed anti-reumatoidi.

Ma hanno confermato anche quelle proprietà che l’hanno resa «famosa» al grande pubblico, ovvero i sui effetti tonici ed energizzanti che aiutano il nostro organismo a superare gli stress, e quindi potenzialmente anche a vivere più a lungo.

Infine, va menzionato che recenti studi sull’ashwagandha paiono indicare che gli estratti di questa pianta siano in grado di inibire selettivamente le cellule tumorali [1, 2].

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Proprietà benefiche ed utilizzi

Le proprietà benefiche ed i suoi numerosi utilizzi

Come abbiamo visto poc’anzi, un regolare consumo di ashwagandha può comportare diversi benefici per la nostra salute.

Ad integrazione di quanto appena detto, vediamo più in dettaglio quali sono le proprietà ed i benefici che vengono associati ai suoi principi attivi  presenti (sopratutto) nei suoi witanolidi (un gruppo di composti chimici presenti nel regno vegetale), ed per quali impieghi può essere particolarmente utile.

a)  ci aiuta nelle situazioni di stress e migliora la salute mentale

Tradizionalmente i prodotti a base di radice di ashwagandha venivano utilizzati per indurre effetti lenitivi e calmanti. Recenti studi condotti su degli animali, hanno confermato che l’ashwagandha può portare ad una significativa riduzione dei livelli di stress, sia fisici che mentali [3].

Gli estratti di questa pianta riducono negli anziani in particolare i livelli di cortisolo, un neurotrasmettitore noto anche come l'”ormone dello stress”.  [13]

Uno studio condotto in India presso la Banaras Hindu University, ha confermato che gli integratori a base di radice di ashwagandha hanno delle proprietà anti-ansiolitiche ed antidepressive [5].

Altri studi clinici (fatti su piccola scala) hanno dimostrato che gli estratti di questa pianta possono avere degli effetti positivi anche sulla schizofrenia e sulla depressione.

Anche se i suoi meccanismi d’azione necessitano di ulteriori approfondimenti, l’ashwagandha pare costituire a tutti gli effetti una soluzione promettente per trattare lo stress, la schizofrenia ed altre malattie cerebrali legate all’età. [14]

b)  stimola la funzionalità delle tiroide

L’ashwagandha può essere impiegata per stimolare la ghiandola tiroidea. In particolare gli estratti di questi pianta paiono essere in grado di aumentare i livelli di tiroxina. Di conseguenza l’ashwagandha potrebbe essere impiegata per trattare anche l’ipotiroidismo clinico (i bassi livelli di ormoni tiroidei). [10 , 11 , 12]

In occasione di un recente studio, era  stata somministrata una dose di un estratto di radice di ashwagandha di 600 mg / dì  a 50 soggetti con uno squilibrio nella tiroide. Quasi tutti i soggetti avevano poi avuto un miglioramento significativo nei marcatori della funzionalità tiroidea. [7, 8]

c)  ha proprietà antinfiammatorie

La medicina ayurvedica utilizza questa erba per trattare diversi disturbi infiammatori. Recenti studi paiono avallare questo tipo di utilizzo:

  • uno studio americano ha confermato le proprietà anti-infiammatorie dell’ashwagandha, proprietà dovute ai suoi elevati contenuti, di alcaloidi, di saponine, e di lattoni, i quali sono presenti nelle sue radici; [4]
  • l’ashwagandha si è dimostrata efficace nel trattamento delle ulcere gastriche e delle malattie, di Alzheimer, di Parkinson e di Huntington; [15]
  • è stato provato che l’ashwagandha agisce anche come un inibitore dell’cicloossigenasi, un enzima che riduce l’infiammazione ed il dolore. L’inibizione dell’attività della cicloossigenasi che è alla base dell’azione della ashwagandha, è anche alla base dell’attività farmacologica dell’aspirina;
  • diversi studi hanno dimostrato che questa erba rallenta, o addirittura arresta, il dolore neuropatico e la perdita di sinapsi nel cervello. [16]

Gli estratti di ashwagandha sono stati utilizzati per trattare l’artrite, le malattie della pelle, i gonfiori di stomaco, la costipazione, il gozzo, i brufoli e le coliche. [17, 18]

d)  ha delle proprietà antiossidanti

I principi attivi che sono presenti nelle radici di ashwagandha sono una buona fonte di antiossidanti, i quali sono molto efficaci nel neutralizzare i radicali liberi prodotti durante le varie trasformazioni metaboliche.

e)  ha proprietà cardio protettive

Questi stessi suoi principi attivi, hanno anche,

  •  proprietà antinfiammatorie,
  •  proprietà antiossidanti e anti stress;
  •  proprietà che aiutano a rinforzare i muscoli del cuore,
  • e che sembrano avere effetti benefici nella regolazione della produzione di colesterolo.

Uno studio condotto presso la University of Arizona, ha messo in evidenza le proprietà ipolipemizzanti (che abbassano cioè il tasso ematico dei lipidi) della ashwagandha definendola «un promettente rimedio per le malattie cardiovascolari» [10].

f)  ha proprietà antibatteriche

Gli stessi principi attivi appena indicati sono anche efficaci nel controllare le infezioni batteriche nell’uomo.

  • Uno studio, condotto in India presso il Centro di Biotecnologie della University of Allahabad, ha dimostrato che l’ashwagandha ha proprietà antibatteriche pari a quelle che attribuisce la tradizionale medicina ayurvedica.
  • La stessa ricerca ha anche concluso che l’ashwagandha ha effetti positivi nel trattamento delle infezioni,
    • urinogenitali,
    • gastrointestinali,
    • e delle vie respiratorie [12].

g)  potrebbe essere utile nei casi di diabete di tipo 2

L’ashwagandha è stata a lungo utilizzata nella medicina ayurvedica come rimedio contro il diabete. Secondo alcuni studi su animali col diabete, gli estratti di foglie e di radici di ashwagandha hanno effetti antidiabetici. Secondo i ricercatori, gli estratti di questa pianta: [19, 20]

  • abbasserebbero i livelli di diversi marcatori del diabete;
  • potrebbero prevenire le infiammazioni indotte dall’iperlipidemia (alti livelli lipidici) e dal conseguente danno agli organi.

h)  ha proprietà immunomodulatorie

Recenti studi hanno dimostrato che il consumo di ashwagandha aiuta a modulare la risposta immunitaria. E’ stato anche osservato che l’assunzione di integratori a base di ashwagandha aumentata il numero dei globuli rossi, dei globuli bianchi, e delle piastrine nel sangue [9].

g)  favorisce la produzione di sangue

Secondo una recente ricerca, l’ashwagandha ha delle proprietà emopoietiche (col termine «ematopoiesi» ci si riferisce alla formazione ed alla maturazione di tutti i tipi di cellule del sangue a partire dai loro precursori).

Lo studio in questione ha rilevato un significativo aumento dei globuli rossi e dei globuli bianchi nei ratti a cui erano stati somministrati i principi attivi dell’ashwagandha.

Ciò lascia ben sperare sull’effetto che potrebbe avere in relazione ai globuli rossi umani, potendo contribuire prevenire le condizioni patologiche di anemia [8].

h)  ha proprietà afrodisiache

Per molti secoli sono state attribuite all’ashwagandha delle proprietà afrodisiache, e la sua radice è stata utilizzata come farmaco per migliorare la vitalità e la fertilità. Un recente studio ha confermato queste sue proprietà  [6].

Studi clinici riferiscono di un aumento dei livelli sierici di testosterone e di progesterone nei soggetti trattati con l’ashwagandha. [21In particolare nei maschi: diversi studi hanno mostrano un aumento della loro libido a causa dei migliorati livelli di testosterone nei maschi.

L’ashwagandha abbassa i livelli di FSH (ormone follicolo-stimolante) e di LH (ormone luteinizzante), mentre aumenta quelli del testosterone. [22, 23L’utilizzo di quantità ottimali di ashwagandha può aumentare,

i)  ha proprietà anti epilettiche

L’ashwagandha è un rimedio che viene largamente utilizzato nella medicina ayurvedica in relazione alle crisi epilettiche ed alle convulsioni.

Una ricerca ha confermato le proprietà anticonvulsivanti in questa meravigliosa pianta [7].

l)  ha proprietà adattogene, ed aiuta ad aumentare il tono muscolare e la forza

L’ashwagandha è una pianta adattogena. Adattogene sono le piante che proteggono/condizionano il corpo in modo che questo possa adattarsi alle condizioni estreme, tra cui allo stress fisico, mentale o chimico elevato. Tali erbe adattogene, in particolare l’ashwagandha, funzionano bene come un aiuto ergogenico, cioè come un fattore esterno utile a migliorare le prestazioni fisiche.[24]

Secondo uno studio, un’integrazione di ashwagandha si associa ad aumenti significativi della massa e della forza muscolare, e ciò suggerisce l’ipotesi che un’integrazione di ashwagandha possa esser utile in combinazione con un programma di allenamento di resistenza. [25]

Altri studi hanno evidenziato nei soggetti che avevano assunto ashwagandha un più rapido loro recupero dagli infortuni muscolari. Ciò potrebbe essere dovuto ai suoi effetti antinfiammatori e analgesici. Gli integratori alimentari a base di ashwagandha possono quindi esser d’aiuto agli sportivi che praticano il body building ed il core building. [25]

m)  aiuta a prevenire la cataratta

Alcune ricerche condotte in India hanno dimostrato che le proprietà antiossidanti e citoprotettive (quelle cioè di difendere le mucose) dell’ashwagandha sono utili anche contro la cataratta [13].

n)  ha proprietà anti cancerogene

Secondo altre ricerche scientifiche, gli estratti di withania somnifera (ashwagandha) sarebbero in grado di contrastare la proliferazione delle cellule tumorali nel nostro organismo, e ciò probabilmente a seguito della modulazione del sistema immunitario e della ridotta irrorazione dei vasi che risiedono intorno alle cellule cancerogene [14].

Secondo uno studio, l’ashwagandha migliora anche la qualità della vita di coloro che si sottopongono alla chemioterapia. [26]

o)  aiuta a prevenire i sintomi di astinenza da morfina e da altri farmaci oppiacei

L’ashwagandha è stata tradizionalmente utilizzata in Cina ed in India per trattare l’affaticamento, le vertigini e l’ansia indotti dagli oppiacei. [24, 25]

Integratori a base di ashwagandha

Gli integratori alimentari a base di ashwagandha

La radice di ashwagandha è disponibile in commercio, sia sotto forma di polvere che come radice fresca.

Se (invece) uno intendessse assumere un integratore a base di ashwagandha, è molto importante che sappia,

  • che i suoi più importanti principi attivi derivano da composti chimici presenti nei lattoni, in particolare nei withanolidi;
  • che per poter beneficiare al meglio delle proprietà della ashwagandha, è bene acquistare degli integratori di qualità, quelli che garantiscano una buona percentuale di principi attivi;
  • che quindi è preferibile evitare i prodotti venduti a prezzi troppo «vantaggiosi», e da venditori senza referenze.

Un integratorre di ashwagandha titolato al 5% in withanolidi – prodotto secondo le “Buone Prassi di Fabbricazione” in vigore nell’Industria Farmaceutica, privo di allergeni e di organismi geneticamente modificati – è l’integratore Ashwagandha prodotto e venduto da Anastore.

Ashwagandha

Le dosi di ashwagandha

Le dosi di ashwagandha

I suoi dosaggi variano in relazione alle ragioni per cui la si utilizza.

  1. In linea generale si può affermare che, per far fronte per una condizione di leggero stress passeggero, dovrebbe essere sufficiente una dose di ashwagandha  di  50 – 100 mg.
  2. Se la si impiega come un ausilio per dormire, 30 minuti prima può essere assunta una dose di 100 mg. [26]  
  3. Mentre serviranno (previa consultazione di un medico) dosi molto superiori, dell’ordine di 1,000mg/kg, per far fronte ad una condizione grave cronica, a dolori ed infiammazioni acute.

Da ricordare 

Non ci sono informazioni/studi sufficienti per stabilire un limite per l’assunzione di questa erba che sia sicuro. Le dosi utili potrebbero essere legate all’età, al sesso e all’anamnesi (storia clinica). Pertanto, è meglio consultare il proprio medico.

Controindicazioni ed interazioni

Controindicazioni, interazioni, sovradosaggi

donne in gravidanza

Alle donne in gravidanza viene generalmente sconsigliato l’utilizzo di ashwagandha, in ragione delle sue proprietà abortive.

interazioni con farmaci

L’ashwagandha potrebbe interagire con i “normali”! farmaci, in particolare con quelli che vengono utilizzati per la cura di alcune malattie quali, il diabete, l’ipertensione, l’ansia, la depressione e l’insonnia.

Da ricordare

L’ashwagandha può interagire con alcuni farmaci ed aumentare la sedazione. Può anche causare delle improvvise fluttuazioni dei livelli di pressione sanguigna e dei livelli di zuccheri nel sangue.

sovradosaggi

In linea generale, assunta per via orale e per brevi periodi di tempo l’ashwagandha viene considerata come sicura. [27]  Presa in grandi dosi o per lunghi periodi di tempo, l’ashwagandha potrebbe comportare alcuni effetti collaterali come,

  • una diarrea,
  • dei disturbi di stomaco,
  • la nausea.
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