Antrolin® crema rettale

Di BFC •  Aggiornato: 07/04/17 •  7 min di lettura

In caso di emorroidi, di ragadi anali, di pruriti o bruciori anali e perianali si usano creme rettali. La Antrolin® crema rettale della casa farmaceutica New Fa.dem è soggetta a prescrizione medica.

Antrolin® crema rettale

Antrolin® crema rettale è un prodotto a base di nifedipina e di lidocaina.

  • La nifedipina è un farmaco antiipertensivo calcio antagonista simile alla nicardipina.
  • La lidocaina è un principio attivo per i farmaci che vengono usati come anestetico locale.

L’azione combinata di questi due elementi (nifedipina e lidocaina) costituisce un ottimo trattamento per le proctalgie (i dolori avvertiti a livello del retto) in generale, ma soprattutto per quelle a cui si associa un ipertono dello sfintere anale, come le emorroidi e le ragadi anali.

Applicata localmente, Antrolin® crema rettale esercita il suo effetto sulla muscolatura liscia, e riduce il tono dello sfintere anale interno. Agisce a livello della muscolatura ed allevia il dolori, e per questa ragione è particolarmente utile in queste circostanze.

Lo si trova in commercio in confezioni contenenti un tubetto di crema da 30g, ed una cannula per l’uso endorettale, al prezzo di 13,30 € circa.

Prima di trattare questo argomento, è opportuno parlare brevemente delle emorroidi e delle ragadi anali, e dei loro sintomi in modo da avere un quadro più completo.

Le emorroidi, le ragadi anali, i loro sintomi

Emorroidi

Le emorroidi sono dei cuscinetti anatomici fisiologici costituiti da un tessuto riccamente vascolarizzato, e da un tessuto di sostegno. La vascolarizzazione del tessuto è data da un fitta rete di arterie, vene e capillari, sottoforma di sinusoidi, che prende il nome di plesso emorroidario.

Il tessuto di sostegno è formato invece, dal tessuto connettivo-elastico e dal tessuto muscolare liscio.

I cuscinetti emorroidari sono localizzati nella parte terminale del canale ano-rettale, ed hanno la funzione di garantire la continenza anale alle feci ed ai gas, e quella di proteggere lo sfintere anale dal passaggio fecale.

Noi ci rendiamo conto della presenza di questi cuscinetti solo quando per vari motivi iniziano a darci a fastidio e si viene ad instaurare il quadro clinico della malattia emorroidaria, i cui sintomi sono il bruciore, il dolore ed il prurito a livello anale.

Questi sintomi dipendono dal fatto che i cuscinetti emorroidari si gonfiano per effetto della dilatazione dei vasi che formano il plesso emorroidario,  dell’infiammazione e del conseguente edema dei tessuti di sostegno.

Ragadi anali

Le ragadi anali sono delle piccole e profonde erosioni cutanee, dei taglietti che si formano in corrispondenza dello sfintere anale a causa di una sua eccessiva dilatazione durante il passaggio fecale: soprattutto se le feci sono dure o più grosse del normale, o in caso di una stitichezza.

Queste piccole ferite sono particolarmente dolorose e fastidiose perché questa zona del nostro corpo ha numerose terminazioni nervose, quindi una parte particolarmente sensibile, ed il dolore è particolarmente intenso proprio durante la defecazione.

Sintomi di queste affezioni ano-rettali

Di solito le cause dei dolori anali vengono diagnosticate facilmente nel corso di una visita proctologica.

Successivamente, per risolvere in modo stabile questo problema, a seconda della diagnosi verrà stabilito il trattamento più indicato allo scopo.

Se i dolori sono discontinui, con delle fitte intense e con delle perdite di sangue rilevabili sulla carta igienica, e se questi dolori sono legati alla defecazione, potrebbe trattarsi di una ragade anale.

Se invece i dolori sono costanti e si manifestano con la comparsa di un piccolo rigonfiamento, potrebbe trattarsi di emorroidi.

Le ragadi anali, le emorroidi, le infezioni causano uno spasmo della muscolatura liscia che costituisce lo sfintere anale interno che è indipendente dal controllo volontario di chi ne è colpito.

Questa contrazione involontaria può aggravare le varie proctalgie (i dolori dell’ano o del retto) ed aumentarne il dolore.

Principi attivi e meccanismi d’azione di Antrolin® crema rettale

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L’azione di Antrolin® crema rettale è legata alla sinergia di due dei suoi principi attivi che hanno proprietà diverse, ma che si integrano per poter trattare al meglio queste proctalgie,

  • la nifedipina (0.3%)
  • la lidocaina cloridrato (1.5%).

La nifedipina

La nifedipina è una diidroperidina calcio-antagonista la quale, legandosi ai canali ionici del calcio presenti sulle membrane cellulari, impedisce l’ingresso di questo ione all’interno della cellula. L’incremento della concentrazione di calcio all’interno della cellula, è fondamentale per la contrazione cellulare e – se quest’aumento non avviene perché la nifedipina blocca il suo passaggio intracellulare – non si ha la contrazione ma il rilasciamento della muscolatura liscia.

In questo modo, se applicata localmente la nifedipina riduce l’ipertono e la contrazione della muscolatura liscia dello sfintere anale che, come abbiamo visto nel paragrafo precedente, provoca un aumento dei sintomi in caso di emorroidi e ragadi, e ne impedisce la guarigione portando a una cronicizzazione di tali disturbi.

La lidocaina

L’azione della nifedipina si integra con quella della lidocaina, un anestetico locale che contribuisce alla riduzione ed alla risoluzione dei dolori e dei bruciori a livello anale.

Posologia

Antrolin® crema rettale può essere utilizzata per fare delle applicazioni sia endorettali sia perianali.

Per la risoluzione delle patologie è  utile l’applicazione di questa crema per 3 settimane 2 volte al giorno.

In caso di un suo utilizzo endorettale si consiglia,

  • di sdraiarsi sul fianco sinistro,
  • di svitare il tappo dal tubetto di crema e di avvitarvi la cannula apposita che trovate insieme all’interno della confezione,
  • di far fuoriuscire un po’ di crema per lubrificare la cannula in modo che sia più facile inserirla nell’ano,
  • una volta inserita, di premere l’estremità del tubetto e far uscire la crema che nella quantità di  circa un centimetro del tubetto (2.5-3 g).

Il trattamento a base di Antrolin® crema rettale deve essere fatto sotto il controllo del medico per quanto riguarda,

  • i soggetti di età inferiore ai 18 anni,
  • i soggetti anziani,
  • i pazienti che seguono delle terapie a base di beta-bloccanti o antiipertensivi.

Antrolin® ha una validità di 30 giorni dopo l’apertura della confezione (data da annotare nell’apposita sezione sul tubetto): non è da utilizzare dopo tale periodo o dopo la sua data di scadenza.

Avvertenze circa l’uso di Antrolin® crema rettale

Antrolin® crema rettale NON può essere applicata,

  • dai soggetti con un’ipersensibilità (allergia) a uno dei principi attivi, o a qualsiasi altro suo componente: controllare accuratamente il foglietto illustrativo per la lista dettagliata dei componenti;
  • dalle donne in gravidanza o in allattamento, poiché i suoi principi attivi attraversano la barriera placentare e vanno a finire nel latte;
  • dai soggetti con una grave ipotensione e/o un’insufficienza cardiovascolare, perché la nifedipina determina anche il rilasciamento delle cellule muscolari lisce delle pareti vasali.

Antrolin® crema deve essere usata con cautela nel casi in cui le mucose sono particolarmente danneggiate e/o infiammate perché, in questi casi, si potrebbe avere un’eccessivo assorbimento del farmaco.

Una particolare attenzione devono prestare anche le persone diabetiche e quelle con un’insufficienza epatica e/o renale grave.

E bene leggere il foglietto illustrativo circa le eventuali sue interazioni con altri farmaci che si dovessero assumere.

E consigliabile informare il medico se stanno seguendo altre terapie farmacologiche.

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BFC

Sono un appassionato lettore e ricercatore e credo nell’immensa potenzialità che la rete offre di condividere informazioni e conoscenze che possano direttamente o indirettamente migliorare il benessere dell’uomo.

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