Home | Viso e corpo | Aglio e colesterolo LDL alto: può l’aglio abbassare il colesterolo cattivo?

Aglio e colesterolo LDL alto: può l’aglio abbassare il colesterolo cattivo?

Da quanto emerge dalle statistiche, in Italia e nel resto d’Europa le malattie cardiocircolatorie sono la prima causa di morte, essendo responsabili del 44% dei decessi.

Il colesterolo LDL – il cosiddetto colesterolo cattivo – alto è uno dei fattori di rischio di queste malattie e, quindi, è buona cosa cercare di tenerlo quanto più possibile sotto controllo.

Se cerchi un modo naturale per abbassare il tuo il colesterolo, potresti non essere a conoscenza dei benefici dell’aglio sui livelli di colesterolo nel sangue.

Infatti, l’aglio è ricco anche di principi attivi aventi proprietà curative che possono giovare alla salute ed in particolare modo al sistema cardiocircolatorio.

Proprietà

L’aglio e le sue prorietà curative

L’aglio (allium sativum) è una pianta che é imparentata con il porro e con la cipolla, e che conosciuta per il suo caratteristico odore “puzzolente”.
L’aglio può essere impiegato utilmente in molti modi: nella maggior parte dei casi viene utilizzato per aggiungere sapore a molte pietanze.
Molte delle proprietà proprietà curative tradizionalmente attribuite all’aglio, oggi non vengono confermate dalla scienza, ma molte altre volte si è potuto constatare che la sua reputazione medicamentosa è tutt’altro che usurpata.
Soprattutto perché contiene in particolare una sostanza chimica chiamata allicina, la quale oltre che alleviare alcuni disturbi dell’apparato digerente, possiede proprietà antibatteriche e antiruggine. L’allicina però diminuisce la capacità coagulativa del sangue.[1]
Negli ultimi anni poi l’aglio ha avuto molta attenzione per un suo possibile utilizzo per diminuire i livelli di colesterolo.
Aglio e colesterolo

L’aglio per abbassare il colesterolo LDL

Oggi l’aglio è uno degli integratori naturali più acquistati per diminuire i livelli di colesterolo, ma funziona effettivamente?

In parte sì e di in parte nò.

La maggior parte delle ricerche condotte sugli animali e sugli esseri umani, ha portato alla conclusione che l’aglio può abbassare i livelli di colesterolo LDL. [2]

Nella maggior parte di queste ricerche con risultati positivi, venivano consumati giornalmente 0.5-1 grammi d’aglio al giorno.

In particolare era stato osservato che l’aglio poteva diminuire i livelli di colesterolo di 20 mg/dL.: più in particolare, che livelli di colesterolo “cattivo” LDL erano leggermente diminuiti, mentre quelli di colesterolo “buono” HDL erano rimasti invariati.

La capacità dell’aglio di ridurre il colesterolo sembra essere una capacità dose-dipendente: questo sta a significare che più aglio si consuma, più il colesterolo presente nel sangue scenderà.[3]

Stando a quei pochi studi che hanno considerato gli effetti a lungo termine dell’aglio sul colesterolo, sembrerebbe che questi siano solo temporanei.

Va comunque detto che i risultati di questi studi spesso sono contrastanti. Mentre molti studi sono arrivati a concludere che l’aglio funzioni bene per diminuire i livelli di colesterolo, molti altri invece sono arrivati alla conclusione che l’aglio sia inefficace.

Quindi, in attesa che vengano svolte nuove  e più approfondite ricerche, l’aglio potrebbe rappresentare la scelta migliore per abbassare il colesterolo, se utilizzato in combinazione con rimedi di efficacia più comprovata.

Dosaggio

Quanto aglio assumere per il colesterolo

E’ ancora in corso un dibattito sulle modalità di consumo di questo vegetale al fine di esaltarne le proprietà: sotto forma di polvere, di estratto, di olio, di pastiglie, oppure crudo.

Alcuni pensano che la polvere d’aglio contenga meno allucina che, come detto, é uno degli importanti ingredienti attivi dell’aglio. Anche questa, però, rimane una questione controversa.

Per un’azione più decisa dovrebbe essere consigliabile ricorrere all’aglio in compresse o in perle, raggiungendo il dosaggio di 500–1000 milligrammi al giorno.

Effetti collaterali

Possibili effetti collaterali ed interazioni dell’aglio

L’effetto collaterale più noto dell’aglio è dato dalla persistenza -nell’alito e nel corpo, del suo odore caratteristico. Alcune preparazioni che si trovano in commercio potrebbero indicare di aver diminuito questo effetto, ma sappi che l’odore potrebbe comunque rimanere.

Ad ogni modo, discutine col tuo medico se decidi di assumere degli integratori d’aglio per abbassare il  tuo colesterolo, anche perché questi potrebbero interagire con alcune delle medicine che stai già assumendo.

In particolare, se stai assumendo un medicinale anticoagulante come il Coumadin o la Warfarina, o se ti devi sottoporre entro breve tempo ad un intervento chirurgico, devi sapere che l’aglio potrebbe diminuire la capacità coagulativa del tuo sangue.

Nonostante non ci siano dei limiti all’aglio che puoi consumare giornalmente, alcuni pensano che troppo aglio potrebbe essere dannoso per il fegato.

Uno studio in particolare ha concluso che dosi di aglio maggiori di 0.25 g per kg al giorno, potrebbero danneggiare il fegato. Per esempio se pesi circa 70 kg non dovresti consumare più di 70 grammi di aglio al giorno. Questo sarebbe equivalente a circa 18 spicchi d’aglio, o a 100 pastiglie da 400 mg. [4]

Torna in alto